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Anziano aggredisce agente: “Sbirri di m… vi ammazzo!”. Il figlio: “Non ama le divise”

È arrivato in aula scortato da quattro agenti e due di loro hanno dovuto trascinarlo di peso. È iniziato così il processo a Uwe H., 60 anni, pensionato “allergico” alle divise, accusato di tentato omicidio ai danni di una poliziotta di 33 anni.

Per evitare ulteriori esplosioni di aggressività, l’uomo, che è un ex minatore e si è presentato in tribunale con una lunga barba bianca, cappellino con visiera e benda nera su un occhio, è stato tutto il tempo con mani e piedi ammanettati.

Allergico alle divise: il pensionato ha lanciato un martello contro una poliziotta

I fatti di cui Uwe H. è chiamato a rispondere risalgono a luglio del 2022, quando la polizia aveva ricevuto una chiamata dai vicini dell’imputato, che stava dando in escandescenze in casa sua, nel centro di Saarwellingen, nel Saarland. Lungo il tragitto, gli agenti erano stati avvisati dal quartier generale del fatto che l’uomo fosse noto per la sua intolleranza verso le divise e presto ne hanno avuto conferma.

All’arrivo degli agenti, infatti, Uwe H., seduto sul suo letto a soppalco, li aveva apostrofati con una serie di insulti, tra cui: “Sbirri di m…, andate via! Vi ammazzo!”. A quel punto aveva dato fuoco ad alcuni fogli di carta da cucina e quando una poliziotta, di 33 anni, si era chinata per cercare di spegnere il principio di incendio, Uwe H. le aveva scagliato un martello da falegname addosso. La donna ha testimoniato in aula, ricostruendo la dinamica.


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“Il mio collega ha improvvisamente gridato: ‘Attenta, martello!’. Con la coda dell’occhio ho visto un oggetto appuntito volare in direzione della mia testa. Mi sono abbassata e tirata indietro” ha precisato la poliziotta. Poco dopo, Uwe H. era stato sopraffatto dagli agenti e trascinato fuori dalla sua abitazione di peso, per le braccia e le gambe.

L’imputato dà in escandescenze in aula: “Non sono un criminale, sono collerico”

L’imputato nega di aver avuto intenzione di uccidere la poliziotta, ma al processo ha dato vita a un happening sicuramente “movimentato”. Ha infatti più volte creato scompiglio in aula, rifiutando il suo avvocato d’ufficio e intimando ai presenti di liberarlo. “Toglietemi queste c… di catene!” ha detto, ma anche “Guardate come mi tocca farmi vedere, come un cane rognoso!”, per poi concludere con ”Non sono un criminale, sono collerico”.

Il figlio: “Mio padre non ama le forze dell’ordine”

Il figlio di Uwe H., 29 anni, ha cercato di testimoniare a favore di suo padre, in particolare sostenendo che il martello di cui si parla non potesse essere presente nella casa di Uwe H., perché già confiscato in una precedente operazione di polizia. Ha però ammesso che il padre non ama le forze dell’ordine, per usare un eufemismo. “Finché non vede agenti di polizia, non ci sono problemi” ha rassicurato gli astanti. La sentenza è prevista per il 18 gennaio.

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