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Dopo il chiarimento tra Zelensky e Steinmeier, la ministra Baerbock è pronta a volare a Kiev

Sono stati diversi i momenti di tensione che si sono creati, dal momento dell’invasione russa, tra la Berlino e Kiev. Alcune delle maggiori incomprensioni tra i due Paesi, tuttavia, sembrano essere sul punto di appianarsi o almeno questo stanno facendo intendere avvenimenti recenti e rilevanti.

Il cancelliere Olaf Scholz, inoltre, ha confermato che la ministra degli esteri, Annalena Baerbock, è pronta a volare in Ucraina, per incontrare i rappresentanti del governo di Zelensky.

Annalena Baerbock si prepara ad andare a Kiev

Giovedì, il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato una visita in Ucraina della ministra degli esteri, Annalena Baerbock. Scholz ha aggiunto che questo viaggio avverrà “presto”, sebbene non abbia specificato una data specifica. La ministra sarà probabilmente la prima esponente del governo tedesco a mettere piede sul suolo ucraino, dal momento dell’aggressione militare russa.

L’annuncio segue a stretto giro la telefonata “chiarificatrice” tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente federale Frank-Walter Steinmeier, il cui “disinvito” a Kiev aveva scatenato una crisi diplomatica. In base a quanto riportato dalla stampa, sembra che dopo la telefonata tra Zelensky e Steinmeier “le irritazioni del passato siano state chiarite” e questo ha probabilmente scongelato i rapporti tra i governi. Anche la presidente del Bundestag, Bärbel Bas, questo fine settimana intende recarsi in Ucraina, per partecipare alla commemorazione delle vittime della seconda guerra mondiale.


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Nel corso degli ultimi due mesi, diverse sono state le frizioni che si sono verificate tra Kiev e Berlino. La maggiore ha riguardato la richiesta di armi e la mancata consegna, inizialmente lamentata dall’Ucraina, di quelle espressamente definite indispensabili per resistere all’aggressione. Il supporto militare di Berlino è stato dunque considerato a lungo intermittente e valutato spesso in modo critico dal governo di Zelensky.

A questo si sono aggiunte tensioni nate dalle polemiche su alcune figure chiave della politica tedesca, soprattutto dell’SPD, accusate di essere legate a filo doppio con Mosca. Oltre alla “questione Schröder” e all'”affare Steinmeier“, ricordiamo anche l’acceso scontro avvenuto su Twitter, la domenica di Pasqua, tra l’ambasciatore ucraino Andrij Melnyk e l’ex ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel.

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