Mentre in Nord Reno-Westfalia e Renania Palatinato ancora si cercano i dispersi, con sempre meno speranze di ritrovarli in vita, sulla scena politica e nell’opinione pubblica ferve il dibattito sulle mancanze del sistema e delle istituzioni e su come la tragedia delle inondazioni in Germania avrebbe potuto essere evitata.
A rendere la questione ancora più drammatica hanno contribuito, in questi giorni, le accuse di una ricercatrice inglese legata all’Efas (European Flood Awareness System), che ha dichiarato che il governo tedesco era stato avvertito per tempo dell’imminente disastro. In molti si chiedono, di conseguenza, perché la popolazione non sia stata informata ed evacuata, misura che avrebbe potuto salvare centinaia di vite. Era inevitabile, a questo punto, che si iniziasse a guardare all’estero, soprattutto a paesi come gli Stati Uniti, il Giappone o Israele, dove è in uso da anni un sistema di allerta che avvisa i cittadini di imminenti pericoli tramite un SMS. Gli operatori telefonici tedeschi si sono dichiarati disponibili a implementarne uno simile anche in Germania.
Problemi di comunicazione: il sistema “misto” tedesco
In che momento si è interrotta la catena delle comunicazioni? Si tratta di mancata volontà, negligenza o mancanza di un’infrastruttura tecnologica? Il capo della protezione civile Schuster insiste sull’ottimo funzionamento del sistema di allarme e afferma che non sarebbe stato possibile fare di meglio in un Paese fondamentalmente nuovo a catastrofi di questo genere. Al momento, in Germania si usa un sistema di allerta che combina diversi fattori: l’app della protezione civile, Nina, e l’app Katwarn (che non tutti scaricano sul proprio smartphone), la comunicazione con le radio locali e nazionali, l’utilizzo di tabelloni digitali negli spazi urbani. Negli anni 90 sono state dismesse le sirene di avvertimento che, secondo alcuni, dovrebbero essere reinstallate.
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I promotori dell’introduzione di un sistema di allerta via SMS puntano sull’onnipresenza del mezzo: tutti hanno un cellulare e anche le pochissime persone che non lo utilizzano sono comunque circondate dal resto della popolazione e difficilmente resterebbero all’oscuro del pericolo. Inoltre, gli operatori telefonici hanno la possibilità di inviare messaggi che attivino il tono di chiamata anche quando il cellulare è impostato sulla modalità d’uso silenziosa o con vibrazione.
Perché la Germania non ha ancora un sistema di allerta via SMS?
A questa domanda Armin Schuster (CDU), presidente dell’ufficio federale della Protezione Civile, ha risposto indicando in parte la responsabilità degli operatori telefonici tedeschi, nessuno dei quali, secondo Schuster, avrebbe in programma di implementare questa tecnologia, ma anche dicendo che la sua introduzione sarebbe estremamente costosa, con una spesa prevista intorno ai 30 o 40 milioni di Euro.
A favore dell’adozione a livello nazionale di questo sistema si sono schierati esponenti di quasi tutte le forze politiche. Il ministro dei trasporti Andreas Scheuer (CSU), il leader della CDU in Bassa Sassonia Bernd Althusmann, Christian Lindner dell’FDP e molti altri. Fra gli argomenti più citati dai sostenitori dell’idea c’è il fatto che gli SMS possono essere visualizzati anche dai dispositivi più vecchi, utilizzati da chi non ha ancora uno smartphone. Secondo Scheuer, l’unico ostacolo all’attuazione di questo progetto su scala nazionale sarebbe una mancanza di volontà politica. Fino a questo momento, infatti, si è sempre perseguito un sistema di allerta misto, la cui efficacia si è però rivelata scarsa di fronte a un’emergenza reale.
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