Altmaier vota per sospendere i brevetti sui vaccini e poi dichiara: “Mi sono sbagliato”

Quello dei brevetti sui vaccini è uno dei temi più controversi del momento. Il dibattito è partito dagli USA mercoledì, quando il governo guidato da Joe Biden ha suggerito, in vista dell’emergenza pandemica mondiale che ha già mietuto milioni di vittime e che continua a devastare Paesi come l’India e il Brasile, di sospendere temporaneamente la protezione dei brevetti sui vaccini approvati, permettendo alle aziende farmaceutiche di tutto il mondo di produrli liberamente. In Germania, questa è la posizione sostenuta da Die Linke, che ha presentato una mozione in merito. Proprio su questa mozione si è espresso giovedì il Bundestag, con voto nominale.
La mozione è stata respinta con 498 voti contrari, 117 a favore e un astenuto, ma a fare scalpore è stato in particolare uno dei voti favorevoli, che ha sorpreso tanto la coalizione di maggioranza quanto l’opposizione e la stessa Die Linke: quello del ministro dell’economia Peter Altmaier (CDU).
Il primo attirare l’attenzione su questa anomalia è stato il deputato italo-tedesco di Die Linke Fabio De Masi, che in un tweet ha definito Altmaier “il vecchio ribelle”.
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L’idea di un improvviso afflato socialista di Altmaier, tuttavia, è stata immediatamente smentita dal diretto interessato, che ha dichiarato di aver sbagliato a votare e di condividere la posizione del proprio gruppo parlamentare sul tema della sospensione dei brevetti sui vaccini.
Der @peteraltmaier – der alte Rebell – hat auf seine alten Tage gegen die Beschlussempfehlung des Finanzausschusses und somit für unseren Antrag auf Freigabe der #Impfstoff Patente bei #Covid_19 gestimmt! Vernünftig! #Patentfreigabe #TRIPSwaiver pic.twitter.com/jEmOryVP3S
— Fabio De Masi 🦩 (@FabioDeMasi) May 7, 2021
Il governo tedesco, in generale, non vede di buon occhio la proposta, che considera una violazione del diritto alla proprietà intellettuale e punta invece su un miglioramento degli standard qualitativi per incrementare la produzione di vaccini in Germania e in Europa.
La mozione di Die Linke, in linea con le istanze elaborate oltreoceano, sostiene invece che, a fronte di un’emergenza che minaccia l’umanità nel suo complesso, il diritto al profitto dovrebbe passare in secondo piano. Questa considerazione è avallata anche dal fatto che, nelle zone dove il vaccino tarda ad arrivare, si sviluppano varianti del virus che rischiano di rendere inefficace la protezione garantita dai vaccini esistenti.