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Il ministro dell’economia tedesco Altmaier promette fino a 7500€ per le partite iva e nuovi aiuti alle imprese

Il ministro dell’economia Peter Altmaier (CDU) ha incontrato i rappresentanti di oltre 40 associazioni delle categorie professionali, per elaborare una strategia di ripresa che riguardi tanto le possibili riaperture quanto i programmi di supporto alle imprese e ai professionisti in difficoltà. Nelle ultime settimane si erano moltiplicate le critiche alle politiche finanziarie del governo federale, accusato di rispondere troppo lentamente all’emergenza economica che è la conseguenza forse più diretta e drammatica della pandemia sull’intero sistema tedesco.

Altmaier ha annunciato un nuovo fondo destinato al supporto delle imprese in difficoltà e una serie di misure volte a supportare tanto le grandi aziende quanto i piccoli imprenditori e le partite iva. Si tratterebbe di un fondo federale al quale anche i Land potrebbero contribuire.


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Nuovi aiuti per i lavoratori autonomi e piccole imprese

I lavoratori autonomi – quelle che normalmente in Italia si definiscono “partite iva” – sono fra le categorie più duramente colpite dalla crisi. Durante la prima ondata della pandemia non tutti i Land sono riusciti a far fronte in modo adeguato alle loro necessità – la Città-Stato di Berlino, con il fondo della IBB, ha rappresentato un’eccezione in senso positivo – e il ministro Altmaier si è detto determinato a supportarli in questa fase. È previsto per loro un contributo una tantum di 7500€, con il portale per le richieste già attivo da ieri. Altmaier assicura che le richieste saranno gestite con la massima rapidità e con procedure burocraticamente snelle. Il riferimento specifico è a coloro la cui attività è stata limitata a causa delle misure di contenimento della pandemia.

Aiuti per le grandi aziende

La grande industria ha accolto con favore la notizia della rimozione del massimale finora previsto per l’accesso agli aiuti di stato. Ora anche le grandi imprese, con un fatturato superiore ai 750 milioni di Euro potranno richiedere contributi pubblici per affrontare la crisi.

Nuove discussioni sulle riaperture: Altmaier ottimista

Nell’incontro fra Altmaier e le associazioni di categoria si è discusso anche di riaperture. Le attuali misure, che resteranno in vigore fino al 7 marzo, saranno ridiscusse il 3 marzo in un nuovo vertice fra la cancelliera Angela Merkel (CDU) e i presidenti dei Land. Il consenso sul prolungamento del lockdown è stato ampio, ma non unanime e, nella giornata di ieri, il ministro ha dichiarato di voler coinvolgere anche i rappresentanti delle categorie professionali nell’elaborazione di una strategia globale di riapertura delle attività. Grande importanza verrà data alle misure igieniche e di distanziamento, che si sono dimostrate efficaci a livello mondiale, ma si renderebbe necessaria anche una prassi regolare di test rapidi e gratuiti per identificare immediatamente nuovi possibili focolai. Altmaier si è comunque detto ottimista sul fatto che il prossimo vertice possa identificare date e modalità di riapertura relativamente a breve termine – nonostante le recenti dichiarazioni di diversi presidenti dei Land sull’improbabilità di una Pasqua “normale”.


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Le preoccupazioni di ristoratori e albergatori

Il presidente dell’associazione federale dell’industria turistica tedesca (BTW), Michael Frenzel, ha espresso le preoccupazioni del settore dell’accoglienza, forse il più colpito in assoluto dall’attuale crisi. L’industria turistica, ha affermato, ha urgente bisogno che si identifichino le aree a rischio tanto in Germania quanto all’estero, allo scopo di stabilire tratte sicure, che permettano almeno una parziale ripresa della mobilità, alla luce del calo dell’incidenza registrato nelle ultime settimane. Frenzel ha anche caldeggiato l’introduzione di un passaporto digitale per le vaccinazioni.


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Le obiezioni delle associazioni di categoria

Nel corso delle due ore e mezza del vertice di ieri, il ministro Altmaier ha dovuto faticare non poco per calmare gli animi dei rappresentanti delle associazioni professionali, che accusano il governo di non aver fatto abbastanza per sostenere l’economia e lamentano una situazione ormai insostenibile. Sulla carta, infatti, il governo federale ha stanziato circa 30 miliardi di Euro per gli aiuti alle imprese fra novembre e dicembre, eppure fino a questo momento i pagamenti effettuati ammontano a un totale vicino ai sei miliardi. Oltre un quarto delle richieste di supporto finanziario accettate nella tornata di novembre non sono ancora state erogate e lo stesso vale per oltre la metà delle richieste di dicembre. Gli aiuti stanziati per i due mesi in questione erano quelli destinati a compensare le imprese colpite dalla crisi fino al 75% per la perdita di fatturato dovuta al lockdown e al rallentamento dell’economia. Ci sono stati poi i cosiddetti Überbrückungshilfe o “aiuti ponte”, anch’essi stanziati in due tornate, che erano destinati alla copertura di costi fissi in assenza di fatturato (come per esempio i costi di locazione delle attività obbligate alla chiusura).

A suscitare perplessità fra i rappresentanti delle varie categorie, nonostante le rassicurazioni del ministro circa i nuovi aiuti e la velocizzazione delle procedure è il fatto che Altmaier dovrà comunque coordinare le politiche da mettere in atto con il ministro delle finanze Olaf Scholz (SPD) e con la cancelliera Merkel.

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