Povera ma Sexy – “Sul canotto”

Photo by habi©
gummiboot photo
Photo by habi©

Ogni anno torna l’estate berlinese e ogni anno ci si dice la stessa cosa: dovremmo comprare un canotto.
Invece si rimane sulla riva, tra i cigni, a guardare coloro che quietamente navigano nell’acqua, con le loro barche, con i loro canotti…. che invidia che fanno. Scattano foto da quella prospettiva, sorridenti, e intanto nuotano le anatre con le zampe palmate e passa un battello; nulla incute timore o inquietudine in questa calda domenica di maggio.
Vorrei.
Immaginare solo acque tranquille e canotti comprati da Decathlon su cui sorseggiare un Club Mate andando a zonzo nella Spree.
Ricordo.
Che una volta sono stata dentro un gommone, letteralmente.
Gonfiato di aria, gigantesco e trasparente, era stato montato dentro il parco di Temphelhof, in mezzo a una pista dove prima decollavano aerei.
Era lì a ricordare che l’acqua non nasce per tutti placida ma che può essere invece nera e livida, pulsante e ostile. Può avere denti, l’acqua, e mangiare, inghiottire, ingrassarsi.
Dentro quel gommone il caldo era asfissiante e l’odore era quello del materassino lasciato troppo tempo al sole. Nell’aria parole e idiomi diversi, la percezione restituita di odissee lontane, dentro quei canotti, in mezzo a quelle acque. Con le costole come lische di pesce.
Dove sei?
Torna.
Laggiù la ragazzina con il piercing mette i piedi nell’acqua, fa ciao ciao con la mano agli amici sulla riva.
Loro ricambiano e pure noi da quaggiù.

*Questo post è stato pubblicato originariamente su Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin, un progetto di Nora Cavaccini. Segui il progetto su Facebook.

Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin è un “viaggio” fisico e letterario a Berlino. Un percorso che nasce dall’esperienza personale di chi scrive ma che, al tempo stesso, può rappresentare una via alternativa per scoprire la città. Per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ne subiscono il fascino. Berlinesi e non.

Ogni post è costituito da un breve un racconto. A ogni racconto è associata una mappa. Qui, cliccando sugli indicatori, comparirà una descrizione. Si tratta di informazioni “turistiche” che non mirano ad essere esaustive ma a collocare meglio il racconto nei luoghi che lo hanno ispirato.