Berlino: “l’istituto dove tutto è possibile” compie 25 anni

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Institut für Alles Mögliche © Project Space Festival

di Margherita Teodori

L’Institut für Alles Mögliche di Berlino è un Progetto Artistico che, attraverso metodi sperimentali, si interroga ed esamina l’istituzionalizzazione e la presentazione dell’arte contemporanea. A tal fine gli spazi del Progetto sono aperti, gli eventi sviluppati e differenti pratiche artistiche testate. Si tratta – per meglio dire – di esperimenti, per lo più giocosi che indagano sul significato di ‘Spazio d’Arte’. Il concetto centrale è quello di sviluppare „spazi possibili“ in cui lo scambio di esperienze può liberamente avere luogo ed esprimersi nel nonluogo.

Il progetto può essere inteso come un organismo, come un tentativo artistico di trovare nicchie di Artisti e addetti ai lavori dell’Arte disposti a prendere parte ad un programma non commerciale nella struttura artistica attuale.  Esso è destinato a formulare una nuova nozione, una proposta di approccio all’Arte sulla base di collaborazioni, apprendimento collettivo e convivenza di differenti esperienze artistiche. Il progetto cerca in sostanza di creare una concreta alternativa alla presente offerta artistica. I progetti che vengono realizzati all’interno dell’Institut sono strettamente non commerciali e rigorosamente non orientati al mercato. Grande valore viene posto sulle pratiche artistiche e forme di espressione che si svolgono al di là di fiere d’arte e gallerie convenzionali. I volutamente brevi eventi organizzati – tre giorni al massimo – offrono la possibilità di sviluppare concetti non finiti, di tentare nuovi approcci, di sperimentare più che mostrare. Certo è che le creazioni e i progetti che arrivano all’Institut für Alles Mögliche possono successivamente crescere al suo esterno, o – come il mondo dell’Arte vuole – fallire clamorosamente. Non a caso l’Institut sceglie questo nome: l’Istituto dove tutto è possibile.

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Proprio quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario del “Künstlerhaus am Acker!” ovvero dell’Artists House di Ackerstraße, dove lo stesso Institut für Alles Mögliche risiede dal 2011. Da abitazione imprenditoriale a casa di generazioni di famiglie, il numero 18 di Ackerstraße di Berlino, ha resistito ai danni provocati da due guerre mondiali. L’edificio, costruito nel 1871, ha una storia ricchissima e multiforme.

Dopo i disordini politici del 20° secolo, nel 1989, la città subì un ulteriore sconvolgimento a causa della caduta del muro di Berlino, ma i buchi lasciati, fisicamente e ideologicamente all’edificio, aprirono una ricchezza di opportunità. Durante questo regno del possibile, la casa poi abbandonata, è stata abitata da un gruppo di artisti, il quale successivamente ha acquistato e ristrutturato – nel 1990 – fondando le due entità Galerie Artacker e Künstlerhaus am Acker! L’istituzione di queste due organizzazioni, ha favorito l’ulteriore sviluppo della comunità creativa già stabilitasi e il clima di collaborazione artistica in casa. In una moderna Berlino, il centro non commerciale della creatività all’Ackerstraße 18, continua a essere forte, nonostante i numerosi tentativi di smantellamento da parte del sistema capitalista, deciso a dar vita a nuovi commerciali sviluppi.

Per l’occasione, sono stati contattati tutti gli Artisti che hanno preso parte alle attività dell’edificio dal 1990. Saranno presenti come protagonisti chiamati ad esporre i propri lavori, ancora una volta, al numero 18 di Ackerstraße. Le opere saranno presentate tramite proiezione. I singoli contributi verranno eseguiti in modo casuale in un ciclo continuo, ognuno di questi riempirà la stanza espositiva per un breve attimo prima di scomparire di nuovo. Utilizzando questo metodo, ogni partecipante avrà la possibilità di mettere in scena il proprio lavoro avendo a disposizione l’intera sala espositiva per una breve presentazione individuale. Parallelamente a questo ci sarà un ulteriore video proiettore a mostrare i ritratti di tutti gli artisti partecipanti. Le due presentazioni verranno eseguite in modo asincrono e solleveranno domande circa il rapporto tra artisti, le opere in mostra e in che modo ciascuno instaura un collegamento con l’altro.

In aggiunta alla mostra, ampio spazio verrà dato all’esplorazione della casa e della sua storia attraverso un’importante collezione di oggetti, documenti e racconti. Una settimana di eventi a partire dal 18 Gugno alle ore 18.00. La manifestazione si concluderà Giovedĺ 25 con una festa d’estate nel cortile sul retro della casa.