Berlino e Rete Donne: i sogni realizzabili in mostra

© Eleonora Cucina
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di Emanuela Barbiroglio

Nell’Eldorado, i perplessi personaggi di Voltaire si chiedono in che razza di posto siano capitati: “Sarà questo il paese dove tutto va bene; poiché un paese cosiffatto bisogna assolutamente che ci sia”.

Evidentemente, le donne italiane che hanno fatto le valigie e sono partite per la Germania avevano in mente un luogo del genere. L’ottimismo – cosa se no? – le ha spinte a cercare altrove una vita dalla qualità migliore e un sistema all’interno di cui fosse possibile avverare i propri desideri. Ora che molte di loro ci sono in effetti riuscite, ne parleranno a tutti attraverso una mostra davvero speciale.

A fine mese il Museum Europäischer Kulturen a Dahlem accoglierà l’esposizione Erfüllbare Träume? Italienerinnen in Berlin, Sogni realizzabili? Italiane a Berlino.

Rivolta a un pubblico di ogni età, italiano e non, inaugura il 31 maggio a mezzogiorno con un vernissage nel foyer del museo e si protrarrà per quasi un anno intero, fino a marzo 2016, arricchita da un vasto programma di eventi mensili.

La mostra nasce dall’iniziativa di Rete Donne e.V., l’associazione delle italiane all’estero nata ad Amburgo quattro anni fa. Di loro abbiamo già parlato quando il convegno annuale si tenne a Berlino e venne affrontato il tema della violenza. Ed è in quell’occasione che le partecipanti decisero di fondare una sezione del gruppo nella capitale.

Da allora le iscritte a Rete Donne Berlino si incontrano regolarmente per conoscersi, scambiarsi informazioni e supportare le iniziative l’una dell’altra. La presidente Lisa Mazzi e la consigliera Tania Tonelli collaborano con le istituzioni tedesche, l’Istituto Italiano di Cultura, il Coordinamento Donne di Francoforte e l’associazione Donne Italiane Coordinamento Amburgo (DICA).

Rete Donne intende favorire il networking, non soltanto interno, ma anche con le organizzazioni cittadine e quelle che hanno sede in Italia, discutere la condizione e i diritti della donna in Germania, consapevolizzare e informare le nuove donne italo-berlinesi.

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© Giulia Filippi

Si definiscono “un organismo sovrapartitico, indipendente e non confessionale” e sono attive in ogni ambito dell’economia, della cultura, della politica e del sociale. Alcune di loro sono insegnanti, o artiste di vario genere, molte madri, tutte emigrate.

Erfüllbare Träume? Italienerinnen in Berlin è il frutto della loro dedizione.
La mostra ruota attorno alle moderne protagoniste del viaggio migratorio, viaggio in realtà antico quanto il mondo stesso e che pure non smette di suscitare polemiche e dubbi.

Composte nei più disparati linguaggi artistici, le opere in mostra sono state realizzate da un gruppo di giovani creative italiane: Giulia Filippi, Ornella Orlandini, Elena Giampaoli, Petra Fantozzi, Daniela Spoto, Eloisa Guarracino, Sara Di Pede, Francesca Amata. Ognuna ha potuto esprimere a modo suo sogni e attese, incertezze e timori, dando un’immagine visibile a tutto ciò che comporta spostarsi in un altro paese.

I curatori hanno voluto così ricordare il sessantesimo anniversario dei contratti bilaterali tra Italia e Germania. Non a caso, interessante la decisione di esporre le opere direttamente all’interno della collezione permanente del Museo, anziché confinarle in un’ala a parte. Con questa scelta, si presenta una sorta di rapporto dialettico fra le forme d’arte, sfidando le convenzioni, in un intreccio che si fa punto di forza, quasi a simbolo dell’integrazione e dell’arricchimento culturale auspicati.