Le 5 cose più importanti successe a Berlino nel 2014

© mompl / CC BY-NC-ND 2.0
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Cosa è successo a Berlino nel 2014? Veramente tantissime cose: belle e brutte, attese e inaspettate. Ora è il momento di ricapitolare gli avvenimenti principali che hanno contraddistinto l’anno appena concluso.

V. Rifugiati in fuga

Il tema dei rifugiati politici ospitati in città tiene banco per tutto il 2014, con alcuni sprazzi di accesa polemica e di proteste popolari. Lo sgombero del campo di Oranienplatz dopo un anno e mezzo di proteste segna un momento importante. Al tema abbiamo dedicato un articolo di approfondimento scritto da Nina Rossmann e Paul Sallivan, tradotto da Monica Cainarca. Se ne parlerà a lungo anche nel 2015.

IVGentrificazione: nero contro Blu

Anche durante il 2014 il processo di gentrificazione della città prosegue, nonostante gli aumenti dei prezzi nel campo immobiliare vivano un lieve rallentamento. L’apertura di nuove grandi costruzioni commerciali (come Bikini Berlin e Mall of Berlin) e la continua trasformazione dei quartieri più alternativi (uno su tutti: Kreuzberg) inaspriscono il dibattito sul tema in città. Berlino è sempre più ricca, e ha sempre meno spazio per la sua anima “alternativa”: lo sgombero della Cuvrybrache, la favela affacciata sulla Sprea, è l’episodio simbolo, culminato con l’epico gesto dello street artist Blu, che cancella i suoi stessi murales in segno di protesta contro lo sviluppo capitalistico della capitale tedesca.

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III. La festa mondiale della Germania

Dopo anni di difficoltà il momento magico del calcio tedesco ha la sua consacrazione in Brasile, dove la nazionale allenata da Joachim Löw stravince un mondiale demolendo i verdeoro in semifinale (7 a 1) e superando l’Argentina di misura in finale (gol di Mario Götze). Durante la manifestazione ottiene grande visibilità l’iniziativa dell’FC Union, seconda squadra della città, che consente ai suoi tifosi di vedere i Campionati del Mondo sul proprio campo da gioco, comodamente seduti sul divano di casa. La festa mondiale si celebra proprio a Berlino, dove la squadra viene accolta da oltre tre milioni di tedeschi.

II. Berlino festeggia 25 anni senza il Muro

Venticinque anni dopo la caduta del Muro, Berlino festeggia un quarto di secolo senza la barriera che l’ha divisa per oltre trent’anni. Il 9 novembre centinaia di migliaia di persone si riversano per le vie della città per festeggiare l’unità cittadina e per ammirare lo spettacolo della Lichtgrenze, la barriera di palloncini che ripercorse il tracciato del Muro. All’evento abbiamo dedicato lo speciale #25annisenza, molto apprezzato dai nostri lettori.

I. Le dimissioni di Wowereit

Finisce un’era: quella di Klaus Wowereit, che dopo 13 anni di regno ininterrotto sulla capitale tedesca, a fine agosto annuncia le sue dimissioni come Bürgermeister in anticipo rispetto alla scadenza naturale del suo mandato, fissata per il 2016. Sulle sue spalle pesa il fallimento dell’apertura del nuovo aeroporto, causa di un forte calo nelle preferenze degli elettori testimoniato dai sondaggi dell’ultimo triennio. L’11 dicembre 2014 arriva il passo indietro ufficiale, con l’investitura del successore: Michael Müller, 50 anni, che sbaraglia la concorrenza di Jan Stöss e Raed Saleh.