“Kontakt” è una tela bianca, sulla quale diverse forme d’arte trovano terreno fertile per esprimersi senza nessun limite. È il luogo dove diverse discipline hanno la possibilità di interagire, non solo tra di loro, ma anche con i visitatori, che avranno l’opportunità di diventare parte attiva delle esposizioni.
Un sabato ogni mese, la “Glashaus” all’interno della struttura dell’Arena verrà trasformata in uno spazio culturale, ospitando installazioni, workshop, esibizioni e performance di artisti contemporanei della scena internazionale ma anche di arte classica. Suoni, materiali, luci, sapori ed odori: una completa esperienza sensoriale in una cornice insolita.
L’inaugurazione si terrà sabato 18 Gennaio dalle 16 in poi, ed ospiterà installazioni e workshop di alcuni tra i più interessanti artisti emergenti a Berlino, alcuni tra i quali hanno già esibito in importanti gallerie d’arte quali la “Saatchi Gallery” a Londra, o come il “Museo degli Uffizi” di Firenze.
Avremo l’opportunità di sperimentare le proiezioni interattive di Felix Bonowski, le luci e le installazioni di Alessandro Lupi e del curatore Vinicius Jayme Vallorani, le visioni fotografiche di Katharina Fitz, Marina Stavrou, Sarmad Attar Bashi e Vlad Margulis, per concludere con le proiezioni tridimensionali di Mahir Duman.
Durante lo svolgimento dell’evento nel pomeriggio, gli ospiti avranno opportunità di socializzare e di godere di un’atmosfera piacevole ed accogliente, con l’aiuto di un cocktail o di un buon bicchiere di vino ad accompagnare piccole delicatezze culinarie ed antipasti, immersi nella dimensione sonora creata dalla selezione dei due direttori musicali del “Kontak”, Hubble e Francesco Assenza, appartenenti al collettivo di artisti SLEEP IS COMMERCIAL.
Come chiusura di questo evento, la ciliegina sulla torta sarà il live di Burnt Friedman & Jaki Liebezeit, che ritornano sui palchi di Berlino dopo quasi due anni di assenza.
Nel frattempo fervono i preparativi del secondo appuntamento del Kontakt, che si terrà il 22 e il 23 Febbraio e che ospiterà tra gli altri una vasta collezione di Shunga, all’epoca controversa arte erotica giapponese risalente al 1800 con tavole di maestri del genere come Hokusai, Eisen, Kunisada, Kuniyoshi, Shigenobuu ed Utamaro, e il concerto di Jan Jelinek e Masayoshi Fujita.
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