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La Berlino “scomparsa” da Google Street View

Lo abbiamo pensato tutti: Street View, il servizio di Google che ci permette di visitare gran parte delle città di tutto il mondo a livello del suolo, è un potenziale pericolo per la nostra privacy. All’inizio lo trovavamo affascinante, certo, ma anche inquietante. Con il passare del tempo, però, abbiamo imparato a conviverci ed iniziato ad utilizzarlo con sempre maggiore frequenza.

E’ forse per questa ragione che, “passeggiando” virtualmente per vie di Berlino, abbiamo notato subito che qualcosa non andava. Da Friedrichshain a Steglitz, da Wedding a Spandau, moltissime case risultano infatti essere state oscurate. In alcuni punti, addirittura, scompaiono intere vie.

Nessun mistero però: le case sono state oscurate su richiesta diretta dei cittadini. Bisogna tornare indietro al 2008, quando la macchina di Google Street View aveva cominciato a visitare le grandi città della Germania. In quel periodo Berlino, storicamente molto attenta alle questioni legate alla privacy, mostrò per prima tutto il suo disappunto nei confronti della “mappatura” fotografica realizzata da Big G.

Due anni più tardi, nel 2010, il Senato federale chiese ed ottenne la possibilità, per i residenti tedeschi, di cancellare la propria casa dal servizio. In circa due mesi arrivarono a Google 244.237 richieste di offuscamento, su un totale di 8.458.084 case fotografate, pari al 2,89% del totale. Molte di esse furono a Berlino.

Per questa ragione, oggi, la capitale tedesca presenta una copertura a macchia di leopardo, soprattutto in alcune zone. Polemiche accompagnarono il metodo di cancellazione messo in piedi da Google, che aveva preparato un formulario online visibile su tutti i web browser tranne Internet Explorer, utilizzato da circa il 60 per cento dei tedeschi.

L’esempio tedesco venne seguito, mesi più tardi, anche dalla Svizzera, che ad inizio 2011 cominciò una vera e propria battaglia in difesa della privacy dei suoi cittadini. Lo stato elvetico chiese ed ottenne da Google la cancellazione di ogni dettaglio dalle aree considerate sensibili, come scuole, ospedali, prigioni e tribunali.

(gio.fil.)

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Un commento

  1. Aggiungerei che a Berlino quasi nessuno utilizza le tende e quindi è più che comprensibile che la gente voglia oscurarsi 🙂

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