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Riforma del Wohngeld: cosa cambia per gli affitti a Berlino nel 2023

La crisi degli alloggi a Berlino non è certo una novità: si parlava di Mietenwahnsinn, ovvero di “follia degli affitti” già molto prima della guerra e della crisi energetica. Questi due fattori, fra loro correlati, hanno però considerevolmente peggiorato la situazione per i residenti della capitale tedesca.

Esistono tuttavia una serie di indennità e agevolazioni che possono aiutare gli affittuari a gestire periodi particolarmente difficili. Inoltre, da gennaio è entrata in vigore la riforma delle prestazioni abitative che prevede, fra le altre cose, un aumento dell’indennità di alloggio (il cosiddetto Wohngeld). Ecco cosa cambia nel 2023.

Wohngeld: cosa è cambiato

A partire da gennaio, nell’indennità di alloggio si includono anche una componente relativa alla tassa sul clima e una relativa ai costi di riscaldamento. Lo scopo è supportare anche gli inquilini degli edifici di classe energetica bassa, non ottimizzati e quindi soggetti a oneri più gravosi.

manifestazione contro il caro affitti a Berlino
Leonhard Lenz [CC0], via Wikimedia Commons

Nel complesso, il Wohngeld sarà aumentato in media di 190 euro al mese, passando a circa 370 euro.Ci sarà inoltre anche un’estensione delle famiglie che possono accedere a tale indennità. Ai 600.000 nuclei familiari che attualmente ricevono l’indennità di alloggio, infatti, se ne aggiungeranno altri 1,4 milioni. 

A Berlino, al momento, poco meno di 25.000 ricevono il Wohngeld, ma con la nuova riforma i nuclei aventi diritto passeranno a circa 75.000. Per verificare se si ha diritto al sussidio, è possibile utilizzare il calcolatore delle prestazioni abitative sul sito del Dipartimento per lo sviluppo urbano del Senato.

Compilare la domanda: l’ItalUIL può aiutarvi

L’indennità di alloggio viene erogata a partire dal mese in cui si presenta la richiesta. Se avete bisogno di aiuto nella compilazione della medesima, l’ItalUIL Germania, presente su tutto il territorio federale con le sue consulenze gratuite, può senz’altro aiutarvi. 

Le persone che ricevono il Bürgergeld (il reddito di cittadinanza) non hanno diritto al Wohngeld.

Lastenzuschuss: il sostegno alle spese di chi vive in una casa di proprietà

Il Wohngeld è disponibile anche per chi vive in una casa di proprietà o in un appartamento di proprietà in condominio. Riceverà in questo caso un “sostegno alle spese” e l’indennità di alloggio verrà calcolata, per ovvie ragioni, non sulla base dell’affitto, ma dei costi dell’immobile (quote di ammortamento, interessi sul debito, costi di manutenzione, tasse, imposte e costi di gestione).


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Aumenti legati ai costi dell’energia

Degli aumenti delle utenze – in particolar modo del gas – abbiamo già parlato in diverse occasioni.

Una parte delle spese di riscaldamento (che quest’anno potrebbero crescere fino al 300% a seconda dell’efficienza energetica dell’edificio, della tecnologia utilizzata, del tipo di energia e del fornitore), potrebbero rientrare nel Wohngeld. Esiste però anche l’opzione di richiedere un supporto una tantum per i mesi in cui si riceve una bolletta particolarmente più elevata del solito.

In alcuni casi, inoltre, i costi potrebbero essere coperti dal Centro per l’impiego o dall’Ufficio di assistenza sociale se le famiglie, nonostante il loro reddito di per sé non sia abbastanza basso da qualificarle per le prestazioni sociali, scendono al di sotto del livello di sussistenza a causa di spese eccessive per le utenze. Gli inquilini delle case popolari possono inoltre richiedere un sussidio per l’affitto alla Investitionsbank Berlin (IBB) se l’onere dell’affitto supera il 30% del loro reddito.

manifestazione contro il caro affitti a Berlino
manifestazione contro il caro affitti a Berlino. Foto di Angela Fiore

Il problema del nuovo indice degli affitti a Berlino

L’associazione degli inquilini (Mieterverein) indica fra le possibili cause di disagio per il 2023 anche il fatto che l’attuale indice degli affitti a Berlino, che “scadrà” nel 2023, non sarà rimpiazzato in tempo da un nuovo indice qualificato. L’indice ufficiale degli affitti è un parametro che stabilisce i limiti entro i quali si possono stabilire i costi di locazione, in base alla zona e al tipo di edificio e ha lo scopo di evitare aumenti sconsiderati e irragionevoli da parte dei locatori. In assenza di questo parametro ufficiale, il Mietverein ha chiesto che gli aumenti vengano limitati per legge a un massimo del 15% in tre anni, con riduzione all’11% per i mercati “difficili” come Berlino.

Inoltre, l’associazione degli inquilini ha chiesto l’abolizione dei contratti di locazione indicizzati, ovvero quelli, introdotti negli ultimi anni, in cui gli aumenti sono legati all’andamento del costo della vita. In un momento di crescita dell’inflazione, questa clausola si può tradurre in aumenti proibitivi per i locatari.

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