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Essere di colore a Berlino: «Una vita di micro-aggressioni quotidiane»

La giornalista Bim Adewunmi (dal blog ufficiale)
La giornalista Bim Adewunmi (dal blog ufficiale)

Vi segnaliamo un interessante articolo, pubblicato online dal quotidiano britannico The Guardian a dicembre 2013, a firma di Bim Adewunmi, giornalista freelance di colore residente a Londra.

La donna racconta di come, in più occasioni, sia stata vittima di piccoli atti discriminatori (che lei chiama «microaggressioni») durante la sua permanenza nella capitale tedesca.

Per due volte, la donna è stata presa di mira e schernita per la sua capigliatura afro; una volta, addirittura, due ragazzi hanno cominciato a rivolgersi a lei attraverso espressioni (casuali o quasi) di origine africana, ridendo e additandola.

Adewunmi, inoltre, ammette di avere provato disagio durante le attività quotidiane, sentendosi costantemente sotto lo sguardo dei berlinesi. «Mi fissavano in aeroporto, in stazione, nella metropolitana e sul bus, perfino al supermercato», scrive. «In modo non esplicitamente malizioso, ma curioso e rude».

Secondo la giornalista, «Berlino è hipster, internazionale e multiculturale come tutti dicono. Ma penso che ci si dimentichi di dire quanto l’internazionalità della città sia fortemente monocromatica». I neri a Berlino, spiega, sono ancora percepiti come qualcosa di diverso, di lontano.

«Significativamente, tutte le persone che mi hanno parlato del feeling internazionale della città erano bianche», ha scritto. «A Londra est, vivo una vita nell’anonimato. A Berlino, mi sento oppressa dalla mia condizione di “straniera”».

Adewunmi racconta anche di «aver cominciato a sorridere alle persone nere che incontro per la strada. Con grande gentilezza, rispondono al mio sorriso». Che ne pensate? Berlino ha un problema con i suoi residenti di origine africana?

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