AperturaAttualitàCronacaCronaca Germania

La nuova truffa: il “bambino investito” e la “cauzione”

La polizia del Brandeburgo è la prima a segnalare una nuova truffa telefonica, che sembra una variazione su un tema già noto. Negli ultimi anni, infatti, è diventata particolarmente popolare una truffa che punta a far leva sulla preoccupazione dei genitori anziani all’idea che i propri figli possano trovarsi nei guai con la legge. Questa nuova variante diventa più specifica e parla di un bambino investito con l’auto.

Le prime vittime di questa meschina trovata si sarebbero fatte avanti nel distretto di Oberhavel venerdì e sarebbero state ben nove in un solo giorno – a dimostrazione del fatto che la truffa è potenzialmente efficace, forse proprio per il suo potenziale impatto emotivo.

Il “bambino investito” e la richiesta di denaro

Una donna residente nel quartiere Letschin di Steintoch, nel distretto di Märkisch-Oderland, ha raccontato di aver ricevuto, nella giornata di sabato scorso, la telefonata di uno sconosciuto. L’uomo le avrebbe raccontato che suo figlio aveva investito un bambino ed era in prigione e che, per farlo tornare in libertà, sarebbe stata necessaria una cauzione di 20.000 Euro. Per fortuna, in questo caso è bastato che la donna si mettesse in contatto con suo figlio per far scoprire la truffa.


Leggi anche:
Nuova truffa, i finti sms della dogana: cestinateli!

Le altre vittime, che si sono rivolte alla polizia di Oranienburg, hanno riferito dinamiche simili, tutte comprendenti telefonate da un numero anonimo. L’uomo parlava di un bambino ferito gravemente dai figli delle vittime, i quali, diceva, erano stati arrestati.

La polizia raccomanda: “non consegnate denaro a nessuno”

Questo tipo di truffa, naturalmente, scommette anche su una scarsa conoscenza della legge da parte delle vittime e sul fatto che molte di queste possano avere più familiarità con film e serie tv americane che non con il funzionamento delle istituzioni di casa propria. In molti di questi prodotti culturali, infatti, si riscontra il meccanismo della cauzione, ovvero del rilascio dalla detenzione preventiva dietro il pagamento di una somma di denaro. In Germania, come in Italia, le cose non funzionano così: la carcerazione preventiva viene stabilita, in attesa di processo, se si profila il rischio di fuga, inquinamento delle prove o reiterazione del reato e non può essere revocata dietro pagamento. Anche in questo caso, la polizia del Brandeburgo ha ricordato che nessun funzionario di pubblica sicurezza, in nessun caso, può contattare i parenti dei sospettati o dei responsabili di un reato per chiedere loro denaro telefonicamente. Gli agenti hanno invitato la popolazione a non effettuare alcun pagamento e a contattare sempre il proprio caro che si presume coinvolto nell’illecito e anche le autorità.

P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio