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Provocazione politica: il deepfake di Olaf Scholz che mette al bando AfD

Il “Zentrum für Politische Schönheit” (“Centro per la Bellezza Politica”) è un gruppo di attivisti tedeschi, dalla caratterizzazione fortemente antifascista, che impiegano tattiche di guerriglia comunicativa per esprimere le proprie posizioni. Negli ultimi anni, si sono distinti soprattutto per una serie di campagne mirate a contrastare il partito di estrema destra AfD. La più recente trovata degli attivisti è una finta iniziativa del governo mirata a mettere al bando AfD, con tanto di video-discorso del Cancelliere Olaf Scholz (che in raltà è un deepfake) e un sito ufficiale che servirebbe a raccogliere le prove dell’incostituzionalità del partito.

Il governo smentisce “I deepfake non sono divertenti”

Il discorso, presentato in un suggestivo video sul sito creato appositamente per la campagna, è un efficace deepfake, che utilizza la voce campionata del Cancelliere in un discorso che contiene accuse di fascismo e incostituzionalità al partito e ai suoi leader, e li collega direttamente all’omicidio del politico della CDU Walter Lübcke, assassinato quattro anni fa. Il video è estremamente curato, per quanto, a un’analisi appena approfondita, è evidente che non si tratta di un vero video del Cancelliere: come spesso avviene nel caso dei deepfake, la sincronizzazione fra audio e video non è perfetta e anche i movimenti delle labbra appaiono leggermente innaturali.

Il governo tedesco si è affrettato a smentire qualsiasi coinvolgimento del Zentrum für Politische Schönheit avranno conseguenze penali, ma il portavoce del governo Steffen Hebestreit ha specificato lunedì sulla piattaforma X che il video non è reale e che il governo non trova il deepfake “divertente” e non prende alla leggera l’iniziativa degli attivisti.


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Il sito che raccoglie “prove” dell’anticostituzionalità di AfD

A complemento dell’azione online, il Zentrum für Politische Schönheit ha anche affisso lunedì mattina, davanti alla Cancelleria, dei manifesti falsi che mostravano politici di spicco dell’AfD dietro le sbarre. Il sito web della campagna è presentato come un sito di whistleblowing, che, almeno in teoria, invita il pubblico a fornire prove dell’incostituzionalità di AfD. Al momento, vi compaiono circa 1500 voci, relative a circa 350 membri del partito, nelle quali si evidenziano dichiarazioni razziste o discriminatorie o si ricollegano i membri o i sostenitori del partito ad atti violenti.

Il progetto è stato accompagnato da un comunicato stampa nel quale si dichiara che “Alcuni membri dell’AfD sono stati presi in custodia questa mattina al Bundestag e portati nel centro di detenzione temporaneo “Robert Lehr” di fronte alla Cancelleria federale. La struttura di sicurezza di 16 x 5 metri è stata eretta sul piazzale della Cancelleria federale di Berlino. Il pubblico è cordialmente invitato a venire a vedere di persona i pericoli per la democrazia”. Ovviamente, questa dichiarazione non è fattuale e non è pensata per essere creduta, ma fa parte delle provocazioni situazioniste alle quali il Centro per la Bellezza Politica non è nuovo.

Il sito, che per il momento non è stato bloccato, è consultabile qui.

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