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BSW invita l’ambasciatore russo a un evento in Brandeburgo. Kyiv: “vergognoso”

Una mostra d’arte nella Germania orientale rischia di trasformarsi in caso diplomatico. Al parlamento regionale del Brandeburgo, l’iniziativa del gruppo parlamentare BSW (Alleanza Sahra Wagenknecht) di invitare l’ambasciatore russo Sergej Netschajew all’inaugurazione di una mostra dal titolo “Guerra e pace”, dedicata a Hans e Lea Grundig ha innescato reazioni immediate. Dall’ambasciata ucrainaè arrivata una condanna netta: la rappresentanza diplomatica di Kyiv ha definito l’iniziativa “vergognosa” e il governo regionale ha preso le distanze.

La reazione dell’ambasciata ucraina: strumentalizzazione delle vittime

“La strumentalizzazione dei nomi di Hans e Lea Grundig – vittime del nazionalsocialismo – nel contesto di un presunto ‘dialogo culturale’ con l’aggressore è vergognosa”, si legge nella nota ufficiale dell’ambasciata, pubblicata martedì da diverse testate fra cui il Tagesspiegel. Il testo prosegue accusando la Russia di bombardare quotidianamente città ucraine e attacca aeroporti europei con droni, il che, sostengono le autorità ucraine, rende il suo rappresentante in Germania inadatto a parlare di “pace”.

La lista degli invitati del BSW: l’ambasciatore Russo in Germania, ma anche il gruppo parlamentare di AfD

Il BSW aveva esteso inviti a diplomatici di vari paesi per l’inaugurazione della mostra dedicata alla famosa coppia di artisti. Secondo quanto riferito dallo stesso gruppo, solo tre nazioni hanno accettato. Russia, Bielorussia e Ungheria.

Inoltre, il partito ha invitato tutti i gruppi parlamentari, compresi i membri di AfD – anche questa una novità nel Landtag. L’Ufficio per la protezione della Costituzione del Brandeburgo classifica AfD, che i sondaggi indicano come partito più forte dello Stato, come organizzazione estremista di destra. Hans Christoph Berndt, leader del gruppo locale di AfD, ha annunciato martedì la sua partecipazione: “Ho accettato”, ha dichiarato, aggiungendo che la presenza dell’ambasciatore russo non costituisce per lui “un motivo per non partecipare all’evento o per non entrare nella sala con disgusto e repulsione”.

Woidke si dissocia ma il BSW resta nella coalizione

Dietmar Woidke, Ministro Presidente SPD che guida la coalizione SPD/BSW nel Brandeburgo, e la presidente del Landtag Ulrike Liedtke non hanno accettato l’invito. Altri rappresentanti del governo regionale hanno fatto altrettanto – una scelta, sottolineano fonti ufficiali, del tutto normale.

Dietmar Woidke 150 milioni per i rifugiati
Dietmar Woidke. Foto: Uwe Klössing – Hoffotografen, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

“Per me, partecipare all’inaugurazione della mostra insieme all’ambasciatore russo è fuori discussione, visti i crescenti attacchi della Russia contro l’Ucraina, che violano il diritto internazionale”, ha dichiarato Woidke al Tagesspiegel. Tuttavia, il Ministro Presidente ha anche dichiarato che non spetta a lui criticare le attività dei deputati. L’equilibrio della coalizione resta precario: il BSW nel Brandeburgo detiene anche il ministero per gli Affari europei con Robert Crumbach.

Woidke ha comunque suggerito che l’evento potrebbe rappresentare un’occasione per parlare “chiaro” con l’ambasciatore russo. “Se la mostra portasse alla cessazione degli attacchi terroristici russi contro la popolazione civile nei prossimi giorni, sarei molto soddisfatto”, ha affermato. Subito dopo, però, ha espresso scetticismo: personalmente ritiene inutile aspettarsi questo risultato.

La posizione del BSW e le critiche trasversali

Il leader del gruppo parlamentare BSW Niels-Olaf Lüders ha difeso la scelta di invitare l’ambasciatore russo all’evento. Si tratterebbe di un “appello alla pace”, un appello all’umanità rivolto a tutte le parti coinvolte nel conflitto. Lüders ha respinto la richiesta unilaterale rivolta all’ambasciatore russo di porre fine alla guerra, una posizione che sottintende una visione “equidistante” del conflitto.

L’SPD nel Landtag si è dissociato dalla mossa del partner di coalizione. Ma non solo i socialdemocratici hanno espresso perplessità. La CDU ha criticato apertamente l’invito all’ambasciatore russo, così come i Verdi e l’FDP (quest’ultimo non più rappresentato nel Landtag dopo le ultime elezioni).

Clemens Rostock, leader regionale dei Verdi, l’ha definita “una provocazione mirata per attirare l’attenzione”. E ha aggiunto che chi invita i rappresentanti dell’aggressore a eventi ufficiali durante una guerra di aggressione in corso “schernisce le vittime della guerra e danneggia la reputazione del Brandeburgo”.

Ringraziamenti diplomatici e segnali politici

Nonostante la polemica, l’ambasciata ucraina ha voluto ringraziare nella sua dichiarazione “il governo regionale, la presidenza del Landtag e i gruppi democratici per la loro chiara posizione a sostegno dell’Ucraina e per aver preso le distanze da un formato” che sminuisce tanto la memoria delle vittime del nazionalsocialismo quanto il ricordo delle vittime contemporanee del regime russo.

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