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Germania: Pride nel mirino dell’estrema destra, minacce agli organizzatori dei CSD

Nell’ultimo anno, la comunità LGBTQIA+ è stata fra gli obiettivi centrali della violenza e delle minacce da parte dell’estrema destra tedesca, soprattutto con l’avvicinarsi della stagione del pride. Sempre più spesso, gli organizzatori delle manifestazioni ufficiali denunciano attacchi personali e intimidazioni e dichiarano di temere per la propria sicurezza e per quella di chi parteciperà agli eventi. I Christopher Street Day (CSD), ovvero le giornate in cui si tiene il corteo dell’orgoglio queer nelle diverse città tedesche, sono diventati infatti obiettivi privilegiati di gruppi estremisti.

Il caso di Wernigerode: un ventenne armato minacciava di aggredire i partecipanti al CSD

Il caso di Wernigerode, in Sassonia-Anhalt, è emblematico dell’intensità delle intimidazioni rivolte alle persone che organizzano le manifestazioni del Pride. Alla vigilia del CSD locale, un ventenne si è vantato in un locale di voler commettere un atto di violenza contro i partecipanti alla manifestazione e di avere in casa armi e munizioni. La polizia, informata da qualcuno che ha ascoltato le sue dichiarazioni, ha perquisito l’abitazione del giovane e ha effettivamente rinvenuto due pistole da segnalazione, un’arma ad aria compressa e delle munizioni. Il ventenne è ora indagato a piede libero.

Nonostante le intimidazioni, il CSD di Wernigerode si è svolto senza incidenti significativi, registrando la partecipazione di 400 persone sotto la supervisione delle forze dell’ordine. Tuttavia, l’episodio ha scosso gli organizzatori e riacceso la discussione sui rischi che ancora corre chi manifesta per i diritti della comunità queer in Germania.

L’aggressione a Bad Freienwalde: diversi feriti alla manifestazione queer e antifascista

Non sempre, però, l’ostilità omolesbotransfobica si limita alle minacce: a volte, purtroppo, si passa ai fatti. Il 15 giugno, verso le ore 12:00, un gruppo di dieci-quindici persone mascherate e armate di bastoni di legno e altri strumenti contundenti ha attaccato i partecipanti alla manifestazione “Für ein buntes Bad Freienwalde” (Per una Bad Freienwalde multietnica) in Karl-Marx-Straße a Bad Freienwalde, nel distretto di Märkisch-Oderland, nel Brandeburgo.

L’evento, organizzato dall’iniziativa “Bad Freienwalde ist bunt” per promuovere la diversità e contrastare l’estremismo di destra, è stato preso di mira dieci minuti prima dell’inizio ufficiale mentre gli organizzatori erano impegnati nell’allestimento. L’aggressione ha causato il ferimento di almeno tre persone, tra cui un uomo di 47 anni e uno di 54 anni che hanno riportato lesioni al volto.

Gli aggressori, descritti come giovani e atletici, sono riusciti a fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, che erano presenti nelle vicinanze ma non sufficientemente vicine per impedire l’attacco. La polizia di Stato, competente per i reati di matrice politica, ha avviato un’indagine per lesioni personali gravi e violazione della legge sulla libertà di riunione, mentre il ministro dell’Interno del Brandeburgo René Wilke si è recato sul posto condannando fermamente l’aggressione e definendola un attacco alla convivenza sociale democratica.

Per gli organizzatori del pride minacce personali online dai militanti dell’estrema destra

Falko Jentsch, rappresentante del CSD Sassonia-Anhalt, ha parlato, in una dichiarazione a ZDF, di un clima costante di intimidazione che coinvolge sia i partecipanti che gli organizzatori degli eventi, che devono svolgersi sotto la tutela delle forze dell’ordine per evitare attacchi pubblici. Perfino le riunioni preparatorie, ha dichiarato, richiedono misure di sicurezza straordinarie.

La strategia intimidatoria dell’estrema destra si manifesta attraverso modalità diverse: apposizione di adesivi di propaganda presso le abitazioni degli organizzatori, filmati diffusi su piattaforme social come Instagram, nei quali i militanti estremisti si mostrano nell’atto di “marchiare” le porte delle loro potenziali vittime. Queste azioni configurano un sistema di pressione psicologica finalizzato a trasmettere un messaggio inequivocabile di sorveglianza e minaccia, sottolineando il fatto che i gruppi eversivi sanno chi siano e dove abitino i singoli attivisti.

La comunità LGBTQIA+ è uno degli obiettivi centrali dell’estrema destra tedesca

I servizi di intelligence tedeschi hanno documentato un incremento degli attacchi dell’estrema destra contro la comunità queer, identificando questo fenomeno come elemento centrale dell’agenda estremista contemporanea. Il rapporto governativo menziona specificamente gli attacchi ai CSD di Bautzen, Lipsia e Zwickau come esempi rappresentativi di questa tendenza.

Il caso di Bautzen, in Sassonia, rappresenta un esempio paradigmatico di questa dinamica: il CSD locale, programmato per il 10 agosto, è già oggetto di appelli a contro-manifestazioni che, secondo la co-organizzatrice Lea Krause, hanno raggiunto “dimensioni mai viste prima”.

Il CSD di Bautzen sta elaborando un “piano di protezione il più efficace possibile”, mantenendo però l’obiettivo di garantire lo svolgimento dell’evento senza compromessi sull’accessibilità al pubblico, pur riconoscendo che la sicurezza dei manifestanti dipenderà dall’operato delle autorità di polizia sassoni.

Contromisure per combattere la radicalizzazione

Sophie Koch (SPD), responsabile governativa per le questioni queer, ha espresso preoccupazione per l’intensificazione della mobilitazione estremista contro i CSD. Koch ha documentato un incremento significativo delle attività di opposizione da parte dell’estrema destra negli ultimi anni, prevedendo un’ulteriore escalation per l’anno corrente.

L’approccio governativo si articola su due direttrici principali: il rafforzamento delle misure di sicurezza immediate e l’implementazione di strategie preventive a lungo termine. Koch ha riconosciuto l’efficacia della risposta delle forze dell’ordine, citando il caso di Dresda dove le autorità hanno garantito lo svolgimento regolare del CSD locale nonostante la presenza di minacce e contromanifestazioni da parte di gruppi estremisti.

La strategia preventiva proposta dal governo include inoltre il finanziamento di progetti specifici e di attività giovanili, identificate come strumenti efficaci per contrastare i processi di radicalizzazione.

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