
Il governo Merz ha fatto degli sgravi fiscali il proprio principale cavallo di battaglia, tanto nel periodo elettorale quanto dopo l’insediamento. Gli sgravi, però, presentano sempre lo stesso problema, in tutte le epoche e a qualsiasi latitudine: qualcuno deve pagare di più, perché qualcun altro paghi di meno, in base all’arcinoto principio della “coperta corta”. Avendo escluso qualsiasi proposta di patrimoniale o di incremento della pressione fiscale sui redditi più alti e sulle grandi rendite finanziarie, uno Stato federale come la Germania rischiava di scaricare in toto il peso degli sgravi settoriali sulle istituzioni locali, ovvero i comuni e i Länder. Dopo settimane di tensioni tra governo federale e amministrazioni regionali, il cancelliere Friedrich Merz (CDU) ha raggiunto un accordo di principio con i ministri presidenti dei Länder per garantire compensazioni finanziarie alle perdite fiscali derivanti dal pacchetto di sgravi governativo. L’intesa, siglata durante la conferenza dei ministri presidenti tenutasi mercoledì a Berlino, prevede risarcimenti fiscali particolarmente consistenti per i comuni. Berlino, in questo quadro di distribuzione dei fondi, si prepara a ricevere circa cinque miliardi di euro attraverso il fondo speciale per le infrastrutture.
I dettagli dell’accordo sui risarcimenti fiscali, fino a questo momento
L’intesa politica stabilisce che comuni e Länder non dovranno sopportare il peso finanziario delle riforme fiscali federali. Come ha dichiarato il cancelliere Merz, “siamo d’accordo sul fatto che soprattutto i comuni non debbano essere ulteriormente gravati e abbiano bisogno di un risarcimento”.
Un gruppo di lavoro congiunto avrà tempo fino al prossimo martedì per elaborare una proposta concreta riguardante le “misure di compensazione temporanee e immediate”. L’urgenza della questione deriva dalla necessità di approvare il pacchetto legislativo prima della pausa estiva. Per questo, il Bundestag sarà chiamato ad avviare le consultazioni la settimana prossima e il Bundesrat che dovrà pronunciarsi definitivamente l’11 luglio.

Il primo ministro della Sassonia Michael Kretschmer (CDU), in qualità di presidente della conferenza, ha sottolineato come questo accordo segni “un rapporto completamente nuovo tra il governo federale e i Länder”, mentre il cancelliere ha parlato di “una buona cooperazione federale”.
L’entità delle perdite fiscali e le compensazioni previste
Le stime elaborate dai Länder quantificano le perdite fiscali complessive in 48,1 miliardi di euro fino al 2029. Questa cifra comprende gli effetti del rilancio degli investimenti, della graduale riduzione dell’imposta sulle società, della maggiore ammortizzazione per le auto elettriche e di altre modifiche alla legislazione fiscale. Di questo importo totale, 16,6 miliardi graveranno sui bilanci regionali, mentre 13,6 miliardi interesseranno direttamente i comuni.
Secondo fonti regionali, i comuni potrebbero beneficiare di un risarcimento pressoché integrale, mentre i Länder riceverebbero una compensazione più limitata. In ogni caso, si tratterà di una delle più significative operazioni di riequilibrio fiscale degli ultimi anni.
Berlino, che è una città-Stato, potrà contare su circa cinque miliardi di euro provenienti dal fondo speciale da 100 miliardi destinato ai Länder. Questi fondi si aggiungeranno alle misure già concordate e saranno destinati a edilizia residenziale, sport, cultura, gestione delle risorse idriche e sicurezza, secondo quanto confermato dalla portavoce del sindaco Kai Wegner (CDU).

Le reazioni politiche e le prospettive future
L’accordo ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico tedesco. Il sindaco di Berlino Kai Wegner ha espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta, mentre la deputata dei Verdi Paula Piechotta ha criticato aspramente l’utilizzo dei fondi speciali approvati a marzo per colmare i buchi di bilancio, piuttosto che per investimenti infrastrutturali come originariamente previsto.
Il primo ministro della Bassa Sassonia Olaf Lies (SPD) ha ricordato che rimane ancora molto lavoro da svolgere durante il fine settimana per definire i dettagli operativi dell’accordo, su un’intesa di principio che non contiene ancora cifre e modalità concrete di implementazione.
Implicazioni a lungo termine per il federalismo tedesco
L’accordo raggiunto stabilisce anche le basi per una revisione strutturale dei rapporti fiscali tra governo federale e amministrazioni territoriali. È stato infatti costituito un secondo gruppo di lavoro, composto da rappresentanti del governo federale e dei Länder, con il mandato di definire nuove procedure per gestire i casi in cui le leggi federali comportino spese aggiuntive o minori entrate per Länder e comuni.
Questo meccanismo dovrà essere operativo prima del verificarsi del prossimo caso simile, e comunque entro la conferenza dei ministri presidenti di dicembre. L’iniziativa rappresenta un tentativo di sistematizzare la gestione delle questioni fiscali inter-governative, evitando le tensioni emerse nelle settimane precedenti.
Durante la conferenza è stato inoltre concordato il criterio di ripartizione del fondo speciale tra i Länder, completando così il quadro delle misure compensative. Con l’improbabilità di un blocco del pacchetto legislativo, come inizialmente ipotizzato, il governo federale può ora procedere con maggiore sicurezza verso l’approvazione definitiva delle misure per la crescita economica.