Germania: processo storico contro la rivista di estrema destra Compact. Rischio chiusura

Dopo quindici anni di attività come medium d’elezione della scena di ultradestra tedesca, la rivista Compact, fondata da Jürgen Elsässer, rischia la chiusura definitiva. Il Tribunale amministrativo federale di Lipsia è chiamato a decidere sulla legittimità del divieto di circolazione imposto nel luglio 2024 dall’ex ministra dell’Interno Nancy Faeser (SPD) e l’intera vicenda sembra essere arrivata al capitolo finale.
Il procedimento legale e le accuse contro Compact
L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha documentato sistematicamente la diffusione di contenuti problematici attraverso le pagine di Compact. Secondo le autorità, la rivista promuove regolarmente materiale antisemita, discriminatorio nei confronti delle minoranze e, quel che in Germania è perfino più grave, incline a un certo tipo di revisionismo storico. Per le autorità, a rendere passibile di messa al bando la testata è l’incitazione al sovvertimento della democrazia parlamentare e dello Stato federale.
Nancy Faeser, quando era in carica, ha preso la decisione di imporre il blocco della circolazione della rivista e, in seguito a questa procedura, sono state effettuate perquisizioni presso la sede editoriale e l’abitazione del caporedattore. Il blocco è stato poi parzialmente sospeso.
La posizione del Tribunale amministrativo federale
Il Tribunale amministrativo federale ha stabilito la legittimità fondamentale del divieto. Tuttavia, i giudici hanno sollevato questioni cruciali riguardo alla valutazione complessiva della pubblicazione. La presenza di singoli articoli con “atteggiamento combattivo e aggressivo nei confronti dei principi costituzionali fondamentali” non implica automaticamente che tale orientamento sia determinante per l’intera linea editoriale. La questione, quindi, non è più se Compact sia una rivista di estrema destra, ma se lo sia al punto da dover essere vietata.
La strategia del “fronte trasversale” di Jürgen Elsässer: come Compact è diventata la rivista di riferimento dell’estrema destra e dei complottisti tedeschi
Jürgen Elsässer, che si può definire il “volto” di Compact, non si muove solo negli ambienti tradizionalmente associati all’estremismo di destra, ma anche in quelli vicini alle teorie del complotto: era un habitué delle manifestazioni del movimento Querdenken durante la pandemia e proprio in quell’ambiente ha attratto numerosi nuovi lettori, mantenendo una presenza costante nelle proteste contro le misure sanitarie nonostante gli avvertimenti degli esperti. Questa strategia gli ha permesso di espandere significativamente il pubblici della rivista.
La cosiddetta “strategia del fronte trasversale” mira alla cooperazione tra estremisti di destra, movimenti filo-russi e altri gruppi negli ambienti della cosiddetta “antipolitica”, per sviluppare una forza d’impatto maggiore polarizzando il pubblico contro i pericoli rappresentati dalla “casta” e dai “poteri forti”.

Compact potrebbe avere le ore contate: Elsässer invita i lettori a portarsi a casa le “medaglie” con il volto di Björn Höcke
La decisione del Tribunale amministrativo federale di Lipsia determinerà il futuro immediato della rivista. In caso di sconfitta, Compact mantiene la possibilità di ricorrere alla Corte costituzionale federale, ma tale mossa non avrebbe effetto sospensivo, comportando la cessazione immediata delle attività. Elsässer, nel frattempo, ha avvertito esplicitamente i suoi sostenitori che “se la sentenza sarà sfavorevole, Compact sarà morto” e, per questo motivo, ha sollecitato l’acquisto rapido delle singolari medaglie d’argento che la casa editrice produce, inclusa la “Höcke-Taler” che reca l’effigie del controverso leader dell’AfD della Turingia Björn Höcke, avvertendo che in caso di divieto tutti i prodotti rimanenti sarebbero confiscati e probabilmente fusi.