Maximilian Krah indagato: fondi illeciti dalla Cina? Chiesta la revoca dell’immunità

La Procura generale di Dresda ha avviato un procedimento giudiziario contro il deputato di AfD Maximilian Krah con l’accusa di corruzione e riciclaggio di denaro connessi a presunti pagamenti provenienti dalla Cina. Le autorità inquirenti hanno formalmente richiesto la revoca dell’immunità parlamentare per l’attuale membro del Bundestag.
Secondo quanto comunicato dalla Procura, le contestazioni riguardano attività svolte da Krah durante il suo precedente mandato come membro del Parlamento europeo. Gli investigatori hanno dichiarato di aver individuato “sufficienti indizi fattuali” che, sulla base dell’esperienza forense, rendono plausibile l’ipotesi della commissione di “un reato perseguibile”. La fase attuale dell’indagine è finalizzata a determinare se “sussistano motivi sufficienti per procedere con un’incriminazione formale o se il procedimento debba essere archiviato”. Gli inquirenti hanno sottolineato che resta valido il principio della presunzione di innocenza.
La Procura generale ha inoltre precisato che proseguono le indagini preliminari relative a presunti pagamenti provenienti da mittenti russi. La notizia dell’inchiesta era stata anticipata dal quotidiano “Süddeutsche Zeitung“.
Finanziamenti illeciti dalla Cina per Krah? Il politico di AfD respinge le accuse
Parallelamente, le autorità di sicurezza tedesche stanno indagando sul sospetto che il politico di AfD possa aver ricevuto finanziamenti dai servizi segreti cinesi. E d’altra parte alla Cina erano legati anche alcuni degli scandali che lo avevano coinvolto più o meno indirettamente in passato: un suo collaboratore, poco prima delle elezioni europee, era stato accusato di spionaggio per conto dei servizi segreti cinesi.
Krah ha respinto fermamente le accuse attraverso un messaggio pubblicato sul social network X (ex Twitter), definendole assurde e politicamente motivate. Secondo la sua versione, la contestazione riguarderebbe semplicemente l’emissione di fatture a clienti nell’ambito della sua attività di avvocato.
Krah non è nuovo alle controversie
Il deputato ha già suscitato non poche controversie all’interno del suo stesso partito. Nel corso dell’anno precedente si era dimesso dal consiglio direttivo federale di AfD in seguito alle reazioni di indignazione internazionale provocate dalle sue dichiarazioni che sminuivano l’orrore delle azioni delle SS naziste. Durante un’intervista con la giornalista di Repubblica Tonia Mastrobuoni, Krah aveva minimizzato il ruolo delle SS del Terzo Reich, formazione responsabile di innumerevoli crimini di guerra e contro l’umanità, tra cui l’organizzazione e la gestione dei campi di concentramento dove milioni di persone furono torturate e uccise.
La vicenda ha avuto ripercussioni anche nei rapporti tra AfD e i suoi alleati europei. I partiti di destra Rassemblement National francese e Lega hanno interrotto i rapporti con la formazione tedesca, espellendola dal gruppo parlamentare congiunto al Parlamento europeo. AfD aveva già imposto a Krah, che era stato designato come candidato principale per le elezioni europee, il divieto di apparizioni pubbliche e lo aveva escluso dalla propria delegazione in Parlamento dopo il voto. Nonostante queste misure, Krah è riuscito ad entrare nel Bundestag grazie all’ottenimento di un mandato diretto in Sassonia nelle elezioni federali di febbraio, ed è attualmente membro del gruppo parlamentare di AfD.