
Che ne sarà dell’ICC di Berlino? Martedì pomeriggio si è chiusa la prima fase del processo che punta a riconvertire lo storico edificio berlinese.
Entro l’11 marzo, infatti, investitori, sviluppatori e studi di architettura hanno avuto la possibilità di presentare le loro idee e proposte per trasformare la celebre struttura, inattiva dal 2014, in un nuovo polo innovativo e sostenibile, nonché in un fulcro di arte, cultura ed economia creativa.
ICC di Berlino: chiusa la prima fase del processo di riconversione dello storico edificio
Il senato non ha potuto fornire informazioni su quante e quali siano state le proposte avanzate, per via delle norme sulla riservatezza che vigono in questi casi. Grande è però l’attesa per la ridefinizione di questo elemento specifico della geografia urbana.
Parliamo infatti di un emblema dell’architettura berlinese, nonché del più grande centro congressi d’Europa. Non è un segreto, tuttavia, che una riconversione richiederà rilevanti interventi di ristrutturazione, complicati dallo status di monumento storico dell’edificio. L’ICC, infatti, non potrà essere acquistato, ma solo assegnato in enfiteusi per 99 anni. Questo significa che non ci saranno finanziamenti pubblici, ma in compenso obblighi di miglioramento e restauro a carico di chi dovrà riconvertire la struttura. Come rendere dunque appetibile questo grande impegno?
In questo senso, la proposta include anche la possibilità di edificare ulteriori strutture sulle aree parcheggio del centro congressi, dopo averle demolite. Tali aree, infatti, non sono soggette a tutela monumentale.
Possibili investimenti internazionali
Per promuovere l’iniziativa e attrarre interesse internazionale, l’ex senatore dell’Economia, Stephan Schwarz, nominato ambasciatore dell’ICC dalla senatrice dell’economia Franziska Giffey, ha presentato e promosso il grande progetto a New York, in Spagna e in Asia. Lo scopo è quello di attrarre attenzione e soprattutto investimenti internazionali. Quali saranno ora gli ulteriori step?
Concluse le presentazioni delle offerte, si procederà ora alla verifica delle capacità economiche e dell’esperienza dei candidati. L’iniziativa prevede di sicuro un notevole investimento finanziario, stimato in centinaia di milioni di euro, se si vuole puntare a una riqualificazione efficace. Il motto è “Ispira Berlino, ispira il mondo”. Chi riuscirà a fare entrambe le cose?