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Dopo la caduta di Assad: Baerbock riapre l’ambasciata tedesca in Siria

La Ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock si è recata in visita in Siria, dove la Germania riapre in questi giorni la propria ambasciata dopo 13 anni di chiusura. Tre mesi dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, Baerbock (Verdi) ha inaugurato ufficialmente la rappresentanza diplomatica a Damasco.

L’ambasciata, chiusa nel 2012 in seguito allo scoppio della guerra civile, ospita attualmente un piccolissimo gruppo di diplomatici tedeschi impegnati nelle attività di stabilizzazione e ricostruzione del paese devastato dal conflitto. Baerbock ha precisato che, non essendo ancora state completate tutte le misure di sicurezza necessarie, parte del lavoro diplomatico continuerà a essere svolto da altre sedi.

La situazione geopolitica dopo la fuga di Assad

Durante la sua visita, la Ministra ha duramente condannato le “uccisioni mirate di civili” avvenute recentemente nella parte occidentale della Siria, esortando il nuovo governo guidato dal Presidente ad interim Ahmed al-Sharaa ad assumersi le proprie responsabilità. Baerbock ha definito gli episodi di violenza registrati due settimane fa come “spaventosi”, riferendosi ai pesanti scontri durante i quali, secondo fonti attiviste, sarebbero stati perpetrati massacri contro gli alawiti, la minoranza religiosa di cui fa parte anche Assad.

Baerbock riapre l’ambasciata in Siria e promette aiuti umanitari

Contestualmente, la Ministra tedesco ha garantito il sostegno del proprio paese alla ricostruzione della Siria: “Vogliamo sostenere i siriani insieme ai nostri partner europei e alle Nazioni Unite – ad esempio con 300 milioni di euro per gli aiuti umanitari e l’accesso all’istruzione e all’assistenza psicosociale” e attraverso un progressivo allentamento delle sanzioni.

L’8 dicembre scorso, i combattenti guidati dalla milizia islamista HTS di al-Sharaa hanno conquistato Damasco, ponendo fine al lungo dominio di Assad sul Paese. Il dittatore è fuggito in Russia. Durante il suo regime, nel 2011 era scoppiata una guerra civile che ha causato centinaia di migliaia di morti e costretto milioni di siriani alla fuga.

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