Habeck e Baerbock attaccano la Linke. Forse perché cresce nei sondaggi?

Il leader dei Verdi, Robert Habeck, ha recentemente attaccato il partito di sinistra Die Linke, accusando di non avere una reale intenzione di governare.
A un giornalista di ARD, Habeck ha infatti evidenziato la determinazione dei Verdi a prendersi responsabilità di governo, mettendo in risalto un contrasto con l’atteggiamento di Die Linke, che, secondo lui, manca di una chiara volontà di partecipare attivamente alla gestione del Paese.
Verdi contro Linke: per Habeck e Baerbock “non vogliono la responsabilità di governare”
Il candidato cancelliere dei Verdi attacca la sinistra e proprio a ridosso dalle elezioni del 23 febbraio e lo fa in una quadro che ha subito una trasformazione repentina e imprevedibile, negli ultimi tempi.
Dopo essere stata a lungo in bilico tra la soglia di sbarramento e percentuali inferiori al 5%, infatti, di recente la Linke si è incredibilmente ripresa nei sondaggi, attirando l’attenzione dei media e del pubblico e addirittura ha registrato un record delle iscrizione dall’anno della sua fondazione. In molti si chiedono se la giovane candidata cancelliera del partito, Heidi Reichinnek, abbia in qualche modo a che fare con questa rimonta.
Reichinnek ha guadagnato notevole popolarità con un vibrante discorso in cui ha attaccato frontalmente il candidato cancelliere dell’Unione di cristiano-democratici Friedrich Merz, probabile nuovo cancelliere, in relazione al voto congiunto tra CDU e AfD. Un breve video del discorso, sul canale TikTok della giovane candidata cancelliera della Linke, ha registrato milioni di visualizzazioni.
Le difficoltà dei Verdi al momento
Il problema dei Verdi, in tutto questo, è il fatto di avere un elettorato target simile proprio a quello della sinistra, spesso giovane e progressista. Se la Linke cresce, quindi, potrebbe farlo proprio a discapito dei Verdi. A questo si aggiunge il fatto che la parte più a sinistra della base del partito di Robert Habeck non veda esattamente di buon occhio la possibilità di una coalizione tra i Verdi e la CDU/CSU, specialmente in relazione alle politiche migratorie e sociali, che potrebbero essere influenzate da un’alleanza con un partito più conservatore.
Alcuni membri dei Verdi hanno inoltre espresso insoddisfazione per la direzione adottata sotto la guida di Habeck, che sembrerebbe più spostata verso il centro, su posizioni tese a intercettare i valori della cosiddetta classe media. Anche le posizioni del partito su questioni delicate, come le forniture di armi all’Ucraina e il sostegno a Israele, potrebbero modificare la direzione del voto di alcuni elettori storici, che potrebbero considerare Die Linke come un’alternativa più coerente con i loro valori.
I Verdi sono inoltre in competizione anche con l’SPD per il secondo posto nei sondaggi, con l’obiettivo di ottenere una maggiore influenza in una possibile coalizione di governo (al momento i Verdi sono al 13,2%, mentre l’SPD al 15,7%). Anche in questa dinamica, la crescita di Die Linke rappresenta una minaccia concreta, poiché potrebbe sottrarre voti cruciali ai Verdi, indebolendo la loro posizione negoziale. Da qui gli attacchi di Robert Habeck, ma anche di Annalena Baerbock, che in un video su Instagram ha dichiarato che la Linke si sottrae alle sue responsabilità escludendo la possibilità di governare. A questo proposito ha mostrato uno slogan elettorale della Linke: “Tutti vogliono governare. Noi vogliamo cambiare”.
Die Linke ha reagito con indignazione a queste critiche. Janis Ehling, un dirigente del partito, ha accusato i Verdi di aver “perso la bussola politica” e di diffondere “fake news” per screditare i loro avversari. Ehling ha espresso il desiderio che i Verdi collaborino con Die Linke per contrastare la destra, piuttosto che attaccarli.