
Tre consiglieri distrettuali dell’SPD di Berlino, Caroline Böhm, Oliver Schworck e Gordon Lemm, hanno inviato mercoledì una lettera alle senatrici per l’istruzione e la sanità chiedendo l’introduzione di un vietare gli smartphone a scuola, in tutti gli istituti della capitale tedesca. Secondo i consiglieri, assessori alla gioventù e alla sanità rispettivamente dei distretti di Steglitz-Zehlendorf, Tempelhof-Schöneberg e Marzahn-Hellersdorf, gli svantaggi di un uso incontrollato degli smartphone durante l’orario scolastico superano nettamente i potenziali benefici.
Cyberbullismo, violenza, pornografia: i consiglieri dell’SPD mettono in guardia sul pericolo dei cellulari a scuola
Nella lettera, i tre esponenti politici sostengono che fenomeni come il cyberbullismo, l’abitudine di aggredire o umiliare qualcuno solo allo scopo di filmarlo e diffonderlo sui social, e che il consumo di contenuti violenti o pornografici, talvolta penalmente rilevanti, siano all’ordine del giorno nei cortili delle scuole, che spesso finiscono per trasformarsi in luoghi di paura e abuso e persino in “scene del crimine”. A supporto di questa tesi, citano un sondaggio rappresentativo dell’assicurazione sanitaria Barmer, secondo cui quattro studenti su dieci dichiarano di essere stati vittime di bullismo online.
I singoli istituti di Berlino possono già vietare gli smartphone a scuola, nel Brandeburgo il divieto è generale alle elementari
Attualmente le scuole hanno già la facoltà di vietare l’uso dei cellulari sotto la propria responsabilità, come confermato da un portavoce dell’amministrazione scolastica, e numerosi istituti berlinesi hanno adottato questa misura. Tuttavia, i consiglieri ritengono che ciò non sia sufficiente e che i divieti non siano sempre rispettati.
I tre esponenti dell’SPD chiedono quindi un divieto assoluto di utilizzo degli smartphone, accompagnato da relative sanzioni per scuole e insegnanti, esteso all’intera giornata scolastica e a tutti gli istituti, dalle elementari alle superiori, compresi i centri di formazione professionale. La proposta, che mira a proteggere lo sviluppo sano e sereno di bambini e adolescenti e a creare un ambiente favorevole all’apprendimento, prevede solo ragionevoli eccezioni per lezioni dedicate all’educazione mediatica o altre attività didattiche specifiche che richiederebbero l’uso dei dispositivi.
I consiglieri hanno indicato come esempio di riferimento il Brandeburgo, dove per legge le scuole elementari sono tenute a far riporre i cellulari in borse o armadietti durante le lezioni. Tuttavia, per Berlino, auspicano un’estensione della misura all’intera giornata scolastica e a tutti i gradi di istruzione. Questa richiesta è condivisa da molte scuole e genitori, che riconoscono l’importanza di limitare l’uso dei dispositivi elettronici in ambito scolastico.