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VBB, prezzi più cari dal 1° gennaio 2025, a Berlino e nel Brandeburgo

A partire dal 1° gennaio 2025, i passeggeri dovranno fare i conti con un aumento dei prezzi dei biglietti dell’Associazione dei trasporti di Berlino-Brandeburgo (VBB), che riunisce le principali società di trasporto pubblico dei Länder di Berlino e Brandeburgo.

La decisione è stata comunicata dal centro informazioni sui trasporti (VIZ), che ha parlato di un incremento medio del 7,53% e ha motivato gli aumenti citando i maggiori costi sostenuti per carburante, energia e personale.

VBB, prezzi più cari a partire dal prossimo anno: ecco di quanto

L’aumento era stato già annunciato a novembre, ma ora è arrivata la conferma definitiva. Nel dettaglio, il biglietto singolo per spostarsi all’interno della zone AB della capitale tedesca passerà a 3,80 euro. Invariato invece il costo del biglietto per 4 corse dedicato ai viaggiatori saltuari, che resterà fissato a 2,90 euro per tragitto. Chi vorrà muoversi nell’area più ampia di Berlino ABC dovrà invece sborsare 4,70 euro per un biglietto singolo.

Saranno adeguati anche i biglietti singoli e i biglietti di 24 ore per quanto riguarda la tariffa locale, regionale e nelle città indipendenti di Brandeburgo an der Havel, Francoforte (Oder), Potsdam e Cottbus.

Un’altra novità significativa riguarda l’abbonamento VBB Azubi, dedicato agli apprendisti e ai giovani in formazione professionale. I governi di Berlino e Brandeburgo hanno infatti deciso di non rinnovare il contratto per questa tipologia di abbonamento anche per il 2025. Chi è già in possesso di un titolo di viaggio Azubi ancora valido, potrà continuare ad utilizzarlo fino alla scadenza. Le autorità competenti dichiarano comunque di essere al lavoro per sviluppare un’offerta sostitutiva, che dovrebbe basarsi sul modello del Deutschlandticket, il biglietto unico nazionale introdotto di recente in Germania.

Questi cambiamenti nel sistema tariffario dei trasporti pubblici a Berlino e nel Brandeburgo si inseriscono in un contesto economico complesso, per le aziende del settore, tenute a far fronte a maggiori spese e a un bilancio sotto pressione. Allo stesso tempo, c’è la necessità di mantenere un servizio conveniente per gli utenti, che negli ultimi anni hanno sperimentato la possibilità di viaggiare risparmiando e potrebbero non essere più disposti a “tornare indietro”. Una sfida non facile, per gli amministratori locali e per i gestori dei servizi di mobilità.

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