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Scontri e feriti a Berlino alla manifestazione in memoria di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht

Domenica, Berlino è stata teatro di più di una manifestazione. Oltre a quella tenutasi alla Porta di Brandeburgo contro l’ultra destra, c’è stata anche la commemorazione annuale di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht. Questa seconda manifestazione, però, a differenza della prima, non si è svolta senza intoppi. Ci sono stati scontri fra manifestanti e forze dell’ordine, con feriti da ambo le parti e accuse di violenza dei confronti della polizia.

Secondo quanto riferito, tutto è iniziato quando un oratore aveva intonato “slogan vietati” con un altoparlante, durante la manifestazione, che in quel momento si trovava all’altezza di Frankfurter Allee. Anche gli organizzatori della manifestazione hanno provato a farlo smettere, ma senza successo e la marcia è stata interrotta. Quando il responsabile è stato allontanato dal corteo e messo in stato di fermo dagli agenti, però, la situazione è degenerata. Diversi manifestanti hanno attaccato gli agenti, i quali hanno reagito utilizzando lo spray al peperoncino.

Durante gli scontri, un poliziotto sarebbe stato preso a calci mentre era a terra, mentre un altro sarebbe stato colpito con un’asta dopo che gli era stato strappato il casco. In tutto, la polizia ha dichiarato che 21 agenti sono stati feriti e 4 hanno dovuto essere ricoverati in ospedale, e che 16 manifestanti sono stati arrestati.


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Il deputato din Die Linke Ferat Koçak ha criticato la polizia parlando di atti di “brutale violenza” e affermando che ci siano stati numerosi feriti fra i manifestanti, fra i quali uno in condizioni gravi. Il politico ha denunciato inoltre molestie ai danni di operatori dell’informazione e dichiara di essere stato personalmente vittima di intimidazioni mentre svolgeva attività di monitoraggio parlamentare della manifestazione. Koçak ha condiviso su X alcuni video degli scontri, che contengono immagini piuttosto violente.

Alla manifestazione hanno partecipato diverse migliaia di persone. In origine la polizia aveva parlato di oltre 3.000 partecipanti nel corso della mattinata, numero poi salito a circa 5.000 nel pomeriggio, per il 105 anniversario dell’assassinio di Liebknecht e Luxemburg. Presso il memoriale eretto i onore dei due leader socialisti al cimitero di Friedrichsfelde, come sempre, sono stati deposti fiori dai manifestanti e anche una corona da diversi rappresentanti di Die Linke – nello specifico i leader nazionali Janine Wissler e Martin Schirdewan e quelli del Land, Franziska Brychcy e Maximilian Schirmer.

La morte di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, ancora oggi icone della sinistra tedesca

Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, entrambi teorici del marxismo, sono stati leader socialisti rivoluzionari nella Germania nei primi decenni del XX secolo nonché figure di spicco nella Lega Spartachista, che in seguito confluì nel Partito Comunista Tedesco. Luxemburg era un’economista e filosofa polacca naturalizzata tedesca, mentre Liebknecht era un avvocato e politico tedesco. Entrambi furono attivi nel promuovere la causa del socialismo e del comunismo in Germania.

Nel gennaio 1919, la Lega Spartachista diede vita a una rivolta a Berlino con l’intento di rovesciare il governo di Weimar. Questa insurrezione armata, nota come rivolta spartachista, fu repressa nel sangue dai Freikorps, milizie formate da ex-combattenti smobilitati dalle forze armate imperiali. Liebknecht e Luxemburg furono assassinati per via extragiudiziale durante la repressione della rivolta, quasi sicuramente con il consenso del governo provvisorio a guida SPD. Le loro morti divennero un simbolo delle lotte rivoluzionarie in Germania e ancora oggi vengono commemorate da partiti e movimenti di sinistra.

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