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La Germania valuta il divieto d’ingresso per l’agitatore di destra Martin Sellner

Le autorità tedesche potrebbero prendere una decisione insolita, ma dal forte peso politico: proibire l’accesso al proprio suolo all’estremista di destra austriaco Martin Sellner, ex capo del movimento identitario del suo Paese, balzato ai “disonori” delle cronache teesche dopo che un’inchiesta di Correctiv ha riferito della sua partecipazione a un incontro di Potsdam, al quale avrebbero partecipato anche alcuni esponenti di partiti di destra tedeschi. In quell’occaisone, Sellner avrebbe esposto alcune delle sue convinzioni radicali, fra cui il concetto di “Remigrazione”, ovvero la deportazione di massa degli stranieri. Sellner è un personaggio influente nelle reti di destra e uno dei principali fautori delle retoriche anti-immigrazione all’interno del movimento identitario europeo. Ed è questa la parola chiave: Europeo. Vietare l’ingresso in Germania a un cittadino dell’Unione, infatti, è una pratica tutt’altro che comune.

La presenza di Sellner potrebbe essere considerata occasione di istigazione all’odio e alla violenza

La base di tale divieto sarebbe, dopo l’incontro di Potsdam, l’idea che la sua presenza possa incitare all’odio e alla violenza. Martina Renner, portavoce di Die Linke per l’Antifascismo, ha riferito la volontà del governo di bloccare l’accesso al paese a Sellner, sottolineando l’importanza di contrastare l’estremismo di destra con azioni concrete. Favorevole anche il il membro del comitato della CDU Philipp Amthor, il quale, però, mette in guardia sulla necessità di esercitare l’opportuna cautela legale, assicurando che qualsiasi misura adottata sia conforme ai principi dello stato di diritto ed evitando di “vittimizzare” Sellner. “In generale” ha dichiarato Amthor all’agenzia di stampa dpa “non dovremmo tollerare alcuna agitazione contro il nostro ordine costituzionale nella nostra democrazia orientata alla difesa – soprattutto non da parte di estremisti stranieri come Martin Sellner”.

Mehmet Daimaguler
Mehmet Daimagüler, Commissario Federale contro l’Antiziganismo Foto: Land NRW / M. Hermenau

Mehmet Daimagüler, Commissario Federale contro l’Antiziganismo, sollecita misure più rigide contro gli estremisti di destra stranieri, convinto che rappresentino un pericolo significativo per la coesione sociale e la sicurezza della Germania. In una lettera indirizzata al Ministro Federale dell’Interno Nancy Faeser (SPD), Daimagüler evidenzia la crescente rete transnazionale di estremisti di destra come minaccia alla sicurezza interna della Germania e sottolinea l’importanza di un intervento determinato. Egli sostiene che il governo tedesco debba esaminare i divieti di ingresso e di residenza e stabilire le condizioni legali necessarie, se richiesto, per proteggere la società da influenze pericolose e destabilizzanti.

Alla conferenza nel Brandeburgo, Martin Sellner ha delineato piani teorici per l’espulsione di un gran numero di immigrati, compresi quelli con passaporto tedesco: una proposta che ha suscitato sconcerto e apprensione tra la comunità internazionale e ha scatenato un’ondata di proteste contro l’estremismo di destra in Germania, alle quali hanno partecipato circa un milione di persone.

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