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Gassi verso Haus Huth, nata per il vino 110 anni fa, dialoga ora alla pari con i grattacieli di Potsdamer platz!

Di Merlin, Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli

Oggi mi voglio inebriare un po’. Na ja…desidero diventare ubriachello, alticcio ma… senza bere, ovviamente! Solo avvicinandomi alla Haus Huth, un edificio che è nato per il vino. Possibile? Direte voi. Vedrete! Intanto è sempre emozionante fare il mio Gassi, mentre mi godo lo scenario di questi edifici di Potsdamer platz, fatti di solido acciaio e trasparente vetro, di lineari mattoni e nitide lastre di pietra. Facciate rette e precise, svettanti ed acute. Tutto nuovo nuovo, tutto di modernissimo aspetto. Fantastisch!

Ma appunto, dato che son in vena di emozioni “alcoliche”, mi sono andato a cercare una costruzione, un palazzetto elegantemente realizzato in pietra grigio chiaro, una casa nello specifico, quacosa che fiuto essere antico di 110 anni ed intriso di storia legata al commercio ed alla degustazione del vino e che, sfidando il tempo ed i tanti avvenimenti anche “tormentati”, di questa parte di Mitte, si presenta ancora oggi intera ed immutata.


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Anzi, per la precisione è proprio l’unica costruzione antica qui intorno, oltre a qualche altra testimonianza che scopriremo prossimamente, che con la sua eleganza ci riporta all’epoca d’oro di questo luogo di Berlino, dove un secolo fa c‘era una grande stazione ferroviaria intermodale, tanti bar, locali alla moda, innovativi cinema, raffinati negozi, arditi semafori ed incroci viari, e tanta tanta vitalità urbana!

di Paolo Brasioli

E questa casa é li, stretta stretta, quasi abbracciata amorevolmente da due super edifici di firma italiana (precisamente degli architetti Piano e Rogers) che proprio da essa riprendono le mosse compositive con riferimenti di ritmi e allineamenti. E la nobiltà delle forme, con la sua torretta a logge, e le decorazioni la identifica chiaramente come una casa art nouveau!

Origini della Haus Huth

Si tratta della Haus Huth, che fu costruita tra il 1911 e il 1912. Originariamente si chiamava, appunto, “Weinhaus C. Huth & Söhnes” e rappresentava un riferimento di eccellenza della enogastronomia berlinese. È costituita da cinque piani. Al pian terreno vi era un fornitissima enoteca di vini provenienti da tutto il mondo, ed al primo piano si trovava un raffinato ristorante e un locale per eventi. Insieme alla vicina Haus Vaterland ed alla Kaisersaal dell’Hotel Esplanade, dava vita al quartiere del divertimento della vivace vita notturna berlinese. Questa casa era frequentata infatti da personaggi molto famosi, fra cui scrittori e poeti come Theodor Fontane ed i fratelli Grimm!

Come sapete, durante il conflitto tutta l’intera zona di Potsdamer Platz fu ridotta ad un cumulo di macerie informi. Ma si dice che gli architetti che progettarono la Haus Huth (Conrad Heidenreich e Paul Michel) l’abbiano fatta costruire con uno scheletro in acciaio (per sopportare il peso delle botti e delle bottiglie di vino) e che, grazie a questa solida costruzione, né i raid aerei né il fuoco delle artiglierie l’abbiano danneggiata particolarmente.

Poi nel 1961, anno della costruzione del Muro di Berlino, quel che restava di Potsdamer Platz, fu raso sistematicamente al suolo. Il tutto, dopo, appariva come un prato melmoso! Furono abbattuti la maggior parte degli edifici e dei, eccetto la nostra Weinhaus Huth.

Meraviglie architettoniche della Haus Huth

In quel momento il palazzo si trovava nel settore americano, ma vicinissimo al confine con quello sovietico. Era come una nave caparbia e solitaria tra le limacciose onde, testimone fiera, un simbolo stesso di sopravvivenza alle passate tempeste! Dopo il 1989, con la caduta del Muro, l’area libera di Potsdamer Platz tornò a far parte del centro della città e con essa ovviamente anche la Weinhaus Huth (che fu acquistata dalla società Daimler, che si occupò di edificare tutto questo settore fino al Landkanal). Quindi intorno, in profondo e sensibile rispetto alla nostra “casa”, fu edificato il resto, ed essa divenne una nobile pausa di storicità e riflessione tra l’energia della modernità. Prima!

Un ingresso che incanta

Avvicinandomi, noto il portale d’ingresso, al numero 5 di Alte Potsdamer Straße, dove troneggia il nome della casa “Haus Huth” e che è incorniciato ai lati da una decorazione vagamente romanica, con 3 ordini di doppie colonnine che incastonano eleganti statuette dalle pose classicamente raffinate.

di Paolo Brasioli

Il portone in legno, ripartito in 6 rettangoli ,è molto intimo ed interno, con il sopraluce in vetro ed un fantastico lampadario ottagonale in opalino al centro. Ne risulta davvero uno degli ingressi più belli di Berlino, quasi un mini arco trionfale! Ein Traum!

Ad entrambe i fronti dell’edificio al piano terreno ci sono ampie vetrine ed al mezzanino delle generose arcate a tutto sesto. Ai tre piani superiori appaiono finestre a “bow window” composte ognuna da tre aperture che catturano la luce e che ci trasmettono il loro desiderio di connettersi con la città intorno! E chissà quante cose hanno visto questi speciali “occhi della casa”, in tutti questi anni!

E la torretta con loggetta e cupoletta in sommità, svetta come una vedetta e saluta “alla pari” gli svettanti grattacieli intorno che, si vede benissimo, la rispettano e la proteggono.
Poi, sopra il tutto, un tetto rosso rosso con abbaini!

Ancora oggi, la vocazione della ristorazione anima l’edificio al piano terreno!
Inoltre ha qui sede la prestigiosa galleria d’arte “Mercedes Benz Contemporary Art Berlin – Daimler Art Collection” di 600 metri quadrati, che periodicamente propone interessanti mostre ed esposizioni, a tema e collettive, nei luminosissimi saloni!

Per finire il mio Gassi mi dirigo verso la piazzetta con la fontana quadrata a pavimento e gli alberelli, verso la spianata della stazione dove la casa si affaccia e che con il suo intimo silenzio e gentile vitalità, che gli viene proprio dalla sua storia, mi ispira e, appunto, mi inebria di antichi brindisi e ricercate eno-degustazioni di una volta! …Prosit und bis bald!


L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura

Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.

Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.

Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.

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