Guida Germania

Le cinque (impossibili) parole tedesche che non impareremo mai

di Miriam Franchina

Il tedesco, si sa, spaventa per la lunghezza delle sue parole, che possono unirsi in mostruosi composti che atterriscono qualunque straniero.

Oltre alla distesa di lettere, c’è da dire che la parola principale del composto viene sempre per ultima, giusto per non poter distogliere l’attenzione fino alla fine dello sforzo fonetico e dover ricostruire il significato a ritroso. A parziale conforto di chi si cimenta col tedesco, di solito anche i lemmi più ostici sono scomponibili a logica, assioma del culto teutone per la descrizione precisa ed analitica.

Online il dibattito su quali siano le parole più lunghe in assoluto della lingua tedesca è acceso, e le possibilità di combinazione sono parecchie, potenzialmente infinite, per cui la discordia regna sovrana. Abbiamo deciso di sfogliare (seppure online) un dizionario (questo) e ci siamo fidati della sua classifica: ai lettori l’ardito cimentarsi nella ricerca di alternative. Poi, armati di pazienza ed in mancanza di una traduzione diretta, ci siamo messi a scomporre a ritroso quelli che ci sono sembrati monumenti alla cacofonia.


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Rullino i tamburi e si facciano coraggio le corde vocali, partiamo dalla quinta classificata, con 43 lettere:

5) Elektrizitätswirtschaftsorganisationsgesetz.

Qui si va nel burocratese, abbiamo infatti a che fare con la legge per l’organizzazione dell’industria elettrica. C’è da sperare che non sia materia di dibattito, perché vederla su uno striscione in manifestazione sembra arduo.

Aumentando di 1 la difficoltà e raggiungendo quota 44 si va a bussare alla porta della microbiologia con

4) Gleichgewichtsdichtegradientenzentrifugation

Se il  nostro tentativo di puzzle lessicale è corretto, dovrebbe essere l’equilibrio di sedimentazione della centrifugazione differenziale, un metodo utilizzato per l’osservazione cellulare. A chi s’intende del settore diritto di replica e pubblica gogna.

Un respiro di sollievo (se non fosse per le 46 lettere) per la meno specifica

3) Verkehrsinfrastrukturfinanzierungsgesellschaft,

compagnia per il finanziamento delle infrastrutture dei trasporti, amichevolmente VIFG.

Le prime due della classifica  hanno davvero tutt’altro passo, con la seconda si torna in ambito legislativo e si raggiunge la stratosferica quota 63:

2) Rindfleischetikettierungsüberwachungsaufgabenübertragungsgesetz

Questo termine indica la legge sul trasferimento degli obblighi per il controllo dell’etichettatura della carne bovina. Varata nel 2003, intimorisce anche la sua abbreviazione: RkReÜAÜG, e non è il muggito di una mucca pazza.

In vetta c’é l’inarrivabile 67 di un altro complicatissimo termine giuridico:

1) Grundstücksverkehrsgenehmigungszuständigkeitsübertragungsverordnung,

che per scomporre richiede a chi scrive ben più di uno scongiuro. La direttiva per l’assegnazione delle licenze di competenza per i beni immobiliari è incoronata lemma più xeno-deterrente del dizionario tedesco.

Una menzione d’onore va indubbiamente tributata a Donaudampfschiffahrtsgesellschaftskapitän, ovvero il capitano della compagnia di navi a vapore del Danubio. Partendo da questa parola, con un pizzico di fantasia, si può dare vita ad una serie di composti: la vedova del capitano, piuttosto che la pipa o il cappello.

La parola più lunga mai registrata in tedesco, stando al Guinness dei record, è

Donaudampfschiffahrtselektrizitätenhauptbetriebswerkbauunterbeamtengesellschaft

Il mostro (ormai desueto) consta di 79 lettere per designare l’associazione degli ufficiali subalterni della direzione dei servizi elettrici della compagnia a vapore del Danubio.

La prossima volta che sognerete del bel Danubio blu, pensate anche alla poesia dell’idioma germanico.

E voi, in quali parole impossibili vi siete imbattuti nella vita quotidiana?

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34 Commenti

  1. Freizügigkeitsbescheinigung al Bürgeramt e Bundesausbildungsförderungsgesetz, per gli studenti BaföG!

  2. Scusate ma chi mai ha sentito la parola Donaudampfschiffahrtselektrizitätenhauptbetriebswerkbauunterbeamtengesellschaft pronunciata nella vita quotidiana?

    Queste sono parole burocratiche che si trovano nei documenti del Finanzamt o sul retro della fattura della Vattenfall..
    Anzi talvolta neanche esistono..sono state inventate per far vedere che secondo la grammatica della lingua tedesca si potrebbe attaccare tutte le parole una dietro l’altra per creare un termine unico lungo 200 metri. Ma in realtá nessuno nella vita quotidiana lo fa. Al massimo a Berlino potete sentire un “Watdenn?”!

  3. Con la riforma dell’ortografia tedesca del 1996, la parola “Schiffahrt” di allora (composta da Schiff e Fahrt) ha ottenuto tre “f”, perciò ora si scrive “Schifffahrt”.
    Le due parole citate sopra perciò hanno una lettera in più.

  4. Io faccio più pasticci con le parole troppo simili tra loro, a volte è imbarazzante… su tutte la medaglia d’oro va a:

    Bürste (spazzola) – Brüste (seni)
    Schwül (afoso) – Schwul (omosessuale)

  5. La lingua tedesca, anche dopo 20 anni, mi lascia sempre perplesso. Non l’ho scelta ed ho dovuto parlarla per necessità. Malgrado abbia studiato una facoltà scientifica e sia innamorato della musica di Bach, non la trovo per niente bella ed il suo suono è orribile, gutturale, non armonico. Il colmo è che la trovo poco precisa perchè malgrado tutto l’apposizione della parole apre la porta a troppe ambiguità. I tedeschi? Reagiscono alla parole impossibile usando tutti gli acronimi di 3 lettere possibili.
    La parola per me più difficile: Verpflichtung.

  6. Non credo siano parole utilizzate, anche perché difficili da scrivere nelle colonne di giornali e sicuramente riconosciute come errore dai sistemi di videoscrittura.
    Anzi noto che c’è una tendenza tra i Tedeschi a semplificare la lingua, spesso il verbo, che nelle frasi secondarie va in fondo alla frase, viene anticipato per rendere la comprensione più semplice.
    Il sistema delle parole composte è molto utile, è un guaio per il conteggio di un testo da tradurre dal Tedesco, soprattutto se il conteggio è effettuato a parole della lingua di partenza!

  7. Concordo con Silvia. Però vi prego, nel frattempo non maltrattiamo l’italiano con il “piuttosto che”, che è “aut”, usato come se fosse il “vel” che permette l’enumerazione di varie possibilità
    (“piuttosto che la pipa o il cappello”).

  8. Voto “Freizügigkeitsbescheinigung”.
    Doverla richiedere per iscriversi al corso di tedesco livello meno zero è un vero e proprio atto di sadismo. Ricordo di essere andata al Burgeramt col dito incollato alla parola sul libretto dove diceva che serviva quella roba lì, andandomene in giro a caso indicandolo sperando che qualcuno mi indicasse dove andare ahaha!

  9. Quando ho vissuto in Germania ormai 3 anni fa mi è venuta la sinusite, in tedesco: Nasennebenhöhlenentzündung….. sono andato in farmacia con un bigliettino con sopra scritta la parolina, altrimenti sarei ancora la a cercare di spiegare il mio problema! 🙂

    1. Verissimo! Ne soffro anche io, e ricordo lo shock iniziale. Dopo l’inverno, a forza di spiegare a tutti perchè mi colava il naso, la dicevo senza problemi!

  10. Ma come tedesca devo dire che non ho mai sentito queste parole e sono sicurissima, che non vengano mai usate nella vita quotidiana.

  11. Vivo in Italia da quasi 45 anni, sono svizzera di lingua tedesca, e mi sono divertita molto con quelle parole tedesche impossibili. Da bambini usavamo di simili per giochi tra di noi, ricordo bene quella con la Donaudampfschiffsfahrtsgesellschaft. Non credo che nella vita di tutti giorni possano servire spesso. Però devo ammettere che imparare l’italiano è stato più facile per me che per un italiano imparare il tedesco. Quando mi capita, ora, dover parlare in tedesco mi viene il mal di gola.
    Auguro a tutti gli Italiani in Germania solo cose belle.
    Ciao a tutti
    Ruth

  12. raccontata dalla mia ex insegnante di tedesco 🙂
    La lingua tedesca e’ abbastanza semplice da imparare.
    Una persona che conosce un po’ di latino e di declinazioni si sentira’ abbastanza sicura anche in Germania. Questo e’, per lo meno, quello che dicono gli insegnanti di tedesco durante la prima lezione…
    Il primo passo e’ comprare un corso di tedesco, come l’eccellente edizione, pubblicata a Dortmund, che parla della tribu’ degli ottentotti (Hottentotten).
    Il libro spiega che gli opossum (Beutelratten) vengono catturati e messi in ceste di vimini (Lattengitter) chiuse. Queste gabbie, in tedesco vengono chiamate Lattengitterkoffer; e se al loro interno vi e’ un opossum catturato, si chiamano Beutelrattenlattengitterkoffer.
    Un giorno, gli ottentotti catturano un assassino
    (Attentäter) accusato
    di aver ucciso una delle madri (Mutter) degli ottentotti (Hottentottenmutter), madre di uno stupido e balbuziente (Stottertrottel).
    Questo tipo di madre, in tedesco è chiamato Hottentottenstottertrottelmutter e il suo uccisore Hottentottenstottertrottelmutterattentäter.
    Si deve sapere che quando gli ottentotti catturano un individuo, lo mettono nella cesta per gli opossum (Beutelrattenlattengitterkoffer).
    Ma l’assassino riesce a fuggire: inizia la ricerca!
    Dopo qualche tempo
    uno dei guerrieri va dal capo: – Ho catturato l’assassino
    (Attentäter).-
    Si’? Quale assassino? – chiede il capo.
    – Beutelrattenlattengitterkofferattentäter. – risponde il guerriero.
    – Cosa? L’assassino che e’ nella cesta dell’opossum fatta di vimini? – chiede il capo.
    Certo! – dice il guerriero –
    Hottentottenstottertrottelmutterattentäter (l’uccisore della mamma dell’ottentotto stupido e balbuziente).
    – Ah… – dice il capo degli ottentotti – Fin dall’inizio avresti potuto dire che avevi catturato
    l’Hottentottenstottertrottelmutterbeutelrattenlattengitterkofferattentäter!
    Come tutti possono vedere, il tedesco e’ una lingua facile e piacevole.

    1. A me sono rimaste impresse le seguenti parole (oltre a tante altre):

      Gleichstellungsstelle, Betriebsausschusssitzung.

      Devo dire che dopo un po’ ci si abitua a sentire certe parole (tipo Freizügigkeitsbescheinigung e Aufenthaltsgenehmigung) e si riesce perfino a pronunciarle.

  13. Mah, queste parole sono sicuramente complesse, ma come dicevano altri non si usano mai. Ce ne sono altre di uso comune, in compenso, che sono lunghe e che a me dopo 3 anni in Germania ancora danno molti problemi (come molte altre cose eh <.<'). Un esempio fresco di 1 giorno? Anschlussfahrausweis -.- è troppo lunga da dire all'edicolante per comprare un biglietto del cavolo -.-'

  14. Quello che mi ha sempre impressionato, anche nelle parole non particolarmente lunghe, è la quantità di consonanti consecutive che ci si può trovare!

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