Il partito di estrema destra Afd ha subito al suo interno una scissione che ha fatto molto discutere la stampa. André Poggenburg, ex capogruppo in Sassonia Anhalt e in seguito costretto a dimettersi per i suoi discorsi troppo radicali, avrebbe infatti lasciato “con effetto immediato” il partito, che riterrebbe troppo moderato per le sue inclinazioni politiche.
Secondo Der Spiegel, Poggenburg starebbe formando un patito di destra ancora più estremista, “Aufbruch der deutschen Patrioten” (Il Risveglio dei Patrioti), che avrebbe addirittura come simbolo il fiordaliso blu usato dai nazisti asutriaci.
Il partito potrebbe presentarsi il prossimo autunno alle elezioni in Sassonia, Turingia e Brandeburgo e punterebbe a conquistare i voti di tutti i coloro che non ritengono Afd abbastanza oltranzista.
Alla nuova formazione avrebbero inoltre già aderito Egbert Ermer e Benjamin Przybylla, entrambi connessi, secondo Die Zeit, al movimento xenofobo Pegida.
Piccolo imprenditore, 43enne, Poggenburg era stato bandito, proprio pochi giorni fa, da tutti gli incarichi ufficiali per due anni. Da qui la decisione di “continuare la lotta fuori da Afd”, che non ritiene più la sua “patria politica”.
Singolare il fatto che la precedente leader di Afd, Frauke Petry, se ne sia andata dopo le elezioni federali del 2017 perché invece temeva che Afd stesse diventando troppo estremista.
Al momento il partito, guidato da Alice Weidel e Alexander Gauland (quest’ultimo già al centro di diverse polemiche), riscuote grandi consensi nella Germania est, con picchi che arrivano oltre il 20%, almeno secondo i sondaggi.