Formato il nuovo governo di Berlino: ecco i nomi dei ministri

Photo by mreinwand©
nuovo governo di Berlino
Photo by patje_de©

di Federico Quadrelli

Così, dopo più di due mesi dalle elezioni amministrative a Berlino, che hanno visto la “quasi” vittoria della SPD guidata da Michael Müller, che ha ottenuto un risicato 22%, e la cocente sconfitta della CDU berlinese, la città avrà finalmente un nuovo governo.
Molti si sono chiesti: ma come fa una città a restare per quasi tre mesi senza sindaco e giunta? Eppure succede e non è così drammatico. Infatti, per tutto il tempo intercorso dalle elezioni alla stesura di un accordo di coalizione tra la SPD, il partito dei Verdi e Die Linke, è stata la giunta uscente a restare in sella, per sbrigare le questioni d’ordinaria amministrazione.
In un sistema come quello tedesco, e nello specifico quello berlinese, le coalizioni si fanno dopo. In base ai risultati che ciascun partito ha ottenuto si decide con chi intraprendere le consultazioni. In questo periodo di tempo vengono istituite delle commissioni che coinvolgono esponenti scelti da partiti in gioco e vengono elaborate proposte che mettano d’accordo più o meno tutti gli attori. Si tratta di un lavoro intenso, che coinvolge non solo le deputate e i deputati eletti all’Abgeordnetenhaus di Berlino, i vertici dei partiti e i funzionari, ma anche e soprattutto iscritte ed iscritti.

Dopo lunghe settimane di discussioni, incontri privati e pubblici, confronti interni ai singoli partiti, si è giunti alla sottoscrizione di un vero e proprio contratto, il “Koalitionsvetrag”, che è ufficiale, pubblico e vincolante per le parti coinvolte.
Così, il risultato di queste 8 settimane e più di “limbo” ha visto arrivare un accordo che potrà essere, come detto in altre occasioni, un laboratorio politico e un esempio, anche a livello di Bund. Per ricomporre, anche in Germania, e domani, magari in Europa, un campo progressista che guardi a sinistra.
I verdi sono stati i primi a votare, il 3 dicembre, a seguire la SPD, con un Landesparteitag (congresso della SPD), il 5 dicembre 2016, che ha visto l’accordo con l’89.5% dei voti dei delegati, e ieri, 07.12.2016, il voto degli iscritti di Die Linke (Mitgliederforum), con l’89.3% dei voti.

Gli accordi non si limitano solo ai contenuti, vengono anche ripartite le cariche nel governo della città (Senato) e nelle varie commissioni parlamentari. In base a quanto emerso dall’accordo, le future senatrici e i futuri senatori, cioè le ministre e i ministri, saranno i seguenti:
Per la SPD: Andreas Geisel (Interni), Matthias Kollatz-Ahnen (Finanze), Sandra Scheeres (Educazione) e Dilek Kolat (Salute).
Per Die Linke:  Klaus Lederer (Europa e Cultura), Elke Breitenbach (lavoro e politiche sociali) e Katrin Lompscher  (infrastrutture).
Per i Verdi: Regine Günther (ambiente e mobilità), Ramona Pop (economia) e Dirk Behrendt (giustizia).
Trovate qui l’elenco e una breve descrizione dei nuovi senatori.
L’ultimo passaggio di questo lungo percorso si è tenuto giovedì 8 dicembre 2016, nell’Abgeordnetenhaus di Berlino, dove 160 deputate e deputati si sono ritrovati per formalizzare con una votazione l’elezione di Michael Müller come sindaco. La maggioranza richiesta di 80 voti, è stata superata, infatti la coalizione Rosso-Rosso-Verde poteva contare su ben 92 voti. Anche se i voti ottenuti sono stati 88. Questo significa che qualcuno, nel gruppo di maggioranza si è astenuto o ha votato contro.
Ed eccoci, qua, una nuova pagina per la politica berlinese che potrebbe davvero significare una svolta a livello nazionale. Non a caso, proprio nei giorni scorsi, si è tenuto un incontro anche al Bundestag tra Die Linke, Verdi ed SPD.