Un’app interattiva fa rivivere il Muro di Berlino grazie alla realtà aumentata

© Berliner Morgenopst
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di Sara Lazzari

A Berlino l’aria è ancora più effervescente del solito: l’imminenza del suo 25 compleanno da città unificata (manca poco più di un mese, ormai!) provoca una fitta pioggia di annunci sulle manifestazioni in programma, i media  si sbizzarriscono con ogni genere di reportage e interviste, si allungano le liste delle celebrazioni, ufficiali e non.

Anche qui al Mitte non siamo rimasti indenni dalla febbre Jubiläum, e ne abbiamo parlato varie volte, ad esempio qui. Stavolta riapriamo la parentesi per lanciare un’occhiata al panorama high tech, dove da poco ha fatto la sua comparsa Timetraveler, un’app dedicata al Muro e alla sua storia, che consente – come promette il nome – un viaggio a ritroso nel tempo delle due Berlino.

Frutto di un progetto a più mani, coordinato dal Berliner Morgenpost e finanziato dal Medieninnovationszentrum  Babelsberg (MIZ), Timetraveler “trasforma lo smartphone in una finestra sul passato”.

Il funzionamento è piuttosto semplice: basta seguire le indicazioni sulla mappa e raggiungere una delle undici postazioni lungo la vecchia linea di confine, orientare correttamente lo schermo, e il gioco è fatto: le barriere temporali si ritirano per lasciar posto a immagini e video risalenti a più di 50 anni fa.

Così, lungo la Bernauer Straße si vedranno apparire edifici che vennero demoliti già all’inizio degli anni ’60, per far posto alla terra di nessuno. Indirizzando invece l’apparecchio verso la stazione della metro poco distante, si potranno osservare due operai, reclute forzate, che mattone per mattone costruiscono il Muro. Oppure ancora, da una finestra al secondo piano di una delle tristemente celebri case di confine, si potrà vedere la settantasettenne Frieda Schulze lanciarsi sul telone teso dai pompieri della Berlino Ovest.

In realtà, fin qui, non sembra che Timetraveler proponga granché di nuovo. I video vintage e le foto d’epoca sono consultabili al Centro di Documentazione del Muro o in una delle varie stazioni informative disseminate per la città, ed esiste addirittura un’app, Berliner Mauer, in commercio già dal 2010, che offre pressoché lo stesso servizio.

Ma la grande innovazione di questo ultimo gioiellino delle start up berlinesi sta nel ricorso alla realtà aumentata, una tecnologia a tre dimensioni che sta prendendo sempre più piede nel mondo del marketing e della comunicazione (eccone un famoso esempio) e che consiste nella compresenza di elementi reali e virtuali (animazioni 3D, filmati, frammenti audio).

Ecco quindi che, a differenza di quanto avveniva su Berliner Mauer, dove i video e le foto in bianco e nero scalzavano le immagini del presente, ribadendo la frattura tra passato e presente, con Timetraveler questa anzi cade del tutto, e sullo schermo le scene storiche risultano perfettamente integrate con quelle reali.

Il responsabile Digital e New Business del Berliner Morgenpost, Thomas Löbke, sottolinea come l’AR apra nuove prospettive per la narrazione storica; e in effetti il patchwork audiovisuale creato dalla convergenza tra reale e virtuale potrebbe davvero innescare un modo nuovo di relazionarsi al tempo e allo spazio. Non resta che verificarlo di persona: l’app è disponibile gratuita e in versione completa a pagamento, su Googleplay e iTunes.

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