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“La resistenza civile è un dovere” – Intervista a un’attivista di Letzte Generation

Lina Eichler è una giovane attivista tedesca del movimento Letzte Generation, che ha partecipato alla recente azione di protesta all’interno della Gemäldegalerie di Berlino nel corso della quale, insieme a un’altra militante di LG, si è “incollata” alla cornice di un dipinto di Cranach. Molte delle azioni di questa particolare organizzazione, non solo in Germania, hanno messo in atto più di un’azione dimostrativa in contesti legati all’arte. Anche la pratica di “incollarsi” fisicamente ai luoghi della protesta – per esempio all’asfalto – è fra le preferite dei giovani ambientalisti. Abbiamo intervistato Lina per discutere delle proposte concrete che Letzte Generation vorrebbe sottoporre alla politica per combattere la crisi climatica, ma anche delle critiche che gli ambientalisti muovono ai governi su larga scala.

Lina Eichler durante un'azione di Letzte Generation - foto di Letzte Generation
Lina Eichler durante un’azione di Letzte Generation – foto di Letzte Generation

Recentemente avete messo in atto molte azioni di protesta nei musei e nelle gallerie d’arte. C’è un motivo particolare per cui Letzte Generation legato la sua protesta all’ambito dell’arte?

Se non abbiamo più cibo, a cosa serve la nostra arte? Usiamo i musei come palcoscenico – così come facciamo con la strada, le università e, ultimamente, le aule di tribunale. Gli esperti dicono che abbiamo 2-3 anni prima che la situazione degeneri, i nostri ecosistemi stanno diventando sempre più instabili. Il direttore della Kunsthalle di Amburgo è d’accordo con noi: tutte le persone che non riescono più dormire tranquille devono ora opporre una resistenza pacifica. La pressione politica sul modello della resistenza civile sta diventando un dovere.

Dobbiamo semplicemente dare l’allarme con tutti i mezzi non violenti a nostra disposizione. Siamo l’allarme antincendio che non può essere ignorato. La catastrofe climatica non può essere ignorata. Con questa azione, come con tutte le nostre azioni, stiamo attirando l’attenzione.

Quali sono le conseguenze per gli attivisti che “incollano” a un’opera d’arte in un museo? Cosa vi spinge a compiere azioni che potrebbero avere conseguenze penali che potrebbero influenzare il vostro futuro?

Non credo che dovremmo concentrarci sull’impatto che questa azione può avere su di me. Poiché ne ero già consapevole, non mi preoccupo di un possibile processo per danni alla proprietà o di multe salate. Per quanto mi riguarda, le uniche conseguenze che contano sono quelle [che si verificheranno] se permettiamo alla terra di riscaldarsi e quindi di portare alla morte di milioni di persone e alla creazione di milioni di sfollati. Aspetto il giorno in cui anche i tribunali si renderanno conto che questa resistenza è giustificata. In Svizzera e nel Regno Unito sono già state emesse sentenze sulla giustificabilità dello stato di emergenza.

Secondo Letzte Generation, quali sono le maggiori emergenze che l’umanità sta affrontando in questo momento?

Posso parlare solo per me, ma sempre più persone se ne rendono conto: la catastrofe climatica è solo un sintomo (anche se il più letale) di un sistema che si è guastato. Pochi super-ricchi possiedono tanto quanto miliardi di altre persone – e alimentano guerre, estinzioni di massa di specie animali e vegetali, povertà e fame. I punti di svolta sono l’aspetto più evidente. Questi sono gli ultimi anni prima che i ghiacci dell’Antartide occidentale e il permafrost della Siberia [sciogliendosi] creino un mondo sempre più ostile.

Il governo tedesco è alla ricerca di una politica energetica efficace per affrontare la crisi e garantire l’approvvigionamento energetico dell’intero Paese per il prossimo inverno. Quale pensate sia la strategia giusta? Letzte Generation ha proposte concrete su come combattere la crisi?

Abbiamo proposte concrete: ripristinare il biglietto a 9 euro, introdurre immediatamente un limite di velocità.


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Queste sono le prime misure di sicurezza – e poi occorrerà passare alla modalità di emergenza. Storicamente, nelle crisi nazionali si è spesso provveduto a tassare i ricchi, a riqualificare i lavoratori, a rilanciare la democrazia attraverso la codeterminazione nei consigli dei cittadini, a non espandere l’investimento in petrolio e gas – che è ciò che ci ha portato a questa situazione di merda.

Lina Eichler durante un'azione di Letzte Generation - foto di Eckart Pscheidl Jeschke
Lina Eichler durante un’azione di Letzte Generation – foto di Eckart Pscheidl Jeschke

Cosa pensate dei Verdi al governo? Pensate che si impegnino abbastanza per la protezione dell’ambiente?

Dovrebbe essere loro compito verificare giornalisticamente la realtà dei fatti. Si può discutere su alcune cose, ma non sull’atmosfera: i Verdi non possono offrire compromessi allemolecole di CO2. È un errore aggrapparsi all’idea che si possa andare sempre oltre, promettere più velocità, più crescita, sempre di più, [solo perché quest’idea è stata ] “dipinta” di verde.

Quali sono le reazioni del pubblico? Le persone comprendono le vostre azioni di protesta? Quali sono le prossime azioni che avete in programma?
Sempre più persone si rendono conto che siamo l’ultima generazione che può ancora influire sulla portata della catastrofe climatica.

In ottobre scenderemo in piazza con più persone che mai per una resistenza civile pacifica.

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