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La stella della scalata critica le riprese dei mondiali: “Basta inquadrature maliziose!” – Non solo sport

Di sessismo nello sport si è parlato relativamente poco per molti anni. Di recente, però, sembra che la diga che teneva a bada l’esasperazione di moltissime atlete a proposito della continua reificazione del loro corpo abbia ceduto di schianto e che il tema di presenti con sempre maggiore veemenza sulla scena del discorso pubblico e collettivo.

Dopo le proteste delle ginnaste alle olimpiadi di Tokio e la protesta delle giocatrici di beach volley norvegesi, che hanno preteso di potersi coprire di più, a finire sotto i riflettori è uno degli sport più amati dai tedeschi in assoluto: la scalata. A finire sotto accusa, questa volta, sono le riprese televisive dei campionati mondiali di Mosca, che, invece di concentrarsi sulla performance atletica della scalatrice austriaca Johanna Färber, hanno indugiato in modo reificante e fortemente suggestivo su alcuni dettagli della sua anatomia.


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Färber si era già lamentata di un episodio simile a giugno, quando l’emittente televisiva austriaca ORF aveva trasmesso alcune immagini di una competizione che l’atleta aveva trovato irrispettose. Approfittando delle particolari caratteristiche della scalata sportiva, la regia aveva inquadrato con insistenza solo le natiche della scalatrice, di fatto facendo passare in secondo piano le sue prestazioni sportive rispetto agli attributi fisici.

La stessa cosa è avvenuta in occasione della semifinale dei mondiali di scalata, che si è tenuta a Mosca, in particolare nella specialità “boulder”. In questo caso, le immagini sono anche state trasmesse al rallentatore, evidenziando le impronte bianche delle mani sui pantaloncini neri della scalatrice, causate dalla polvere di magnesio che viene utilizzata per migliorare la presa prima della scalata. Evidentemente, Färber aveva distrattamente ripulito l’eccesso di polvere sui pantaloni, dettaglio che l’operatore e il regista hanno ritenuto più interessante, per il pubblico, rispetto alla performance di una stella internazionale della scalata sportiva.

La Federazione Mondiale degli Scalatori Sportivi (IFSC) si è scusata pubblicamente don Färber per il taglio “voyeuristico” delle immagini e si è impegnata a prendere misure più severe per proteggere gli atleti da queste forme di reificazione e sessualizzazione dei loro corpi.

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