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Assenteismo parlamentare in Germania: maglia nera per i deputati Die Linke e AfD

In Italia si è parlato spesso e a lungo di assenteismo parlamentare, con accuse che rimbalzano da un partito all’altro. I parlamentari italiani, però, non sono i soli a non presenziare alle sedute e al voto, con motivazioni più o meno accettabili. Un’inchiesta condotta dal quotidiano tedesco Der Spiegel ha infatti rivelato che molti membri del Bundestag non rispettano l’obbligo di presenza durante le votazioni nominali. In particolare, sarebbero i membri di AfD e Die Linke a far registrare il maggior numero di assenze.

Assenteismo: Die Linke peggio di AfD

L’analisi è stata condotta sulle liste di voto della legislatura incorso, iniziata nel 2021, e ha rivelato che i parlamentari di Die Linke hanno saltato in media quasi una votazione su cinque, con un tasso di assenze del 19,3%. Il segretario parlamentare del partito ha dichiarato che le assenze sono considerate accettabili solo se le motivazioni addotte sono valide.

A collezionare il maggior numero di assenze è stata la deputata di Die Linke Sevim Dagdelen, che ha saltato ben 45 delle 76 sedute di voto. Il suo ufficio ha commentato il rilievo del quotidiano tedesco affermando che tutte le assenze di Dagdelen sono state giustificate.

I membri di AfD, in vece, hanno saltato in media una votazione su sette, con un tasso di assenze del 14%. Secondo Der Spiegel, fra le fila di AfD le assenze per malattia sono state in media superiori a quelle dichiarate dai membri degli altri partiti.


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I partiti della coalizione di governo sono i più presenti

Più “virtuosi” i membri dei partiti che fanno parte della coalizione di governo: SPD, FDP e Verdi hanno fatto registrare una presenza media del 91% alle votazioni nominali. In media, i loro rappresentanti sono stati assenti a un voto su undici, mentre i membri della CDU/CSU si sono assentati in media ogni dieci votazioni.

Per compiere questa analisi, lo Spiegel ha esaminato i verbali delle sessioni del Bundestag e ha analizzato le liste di 76 votazioni. L’analisi ha tenuto conto delle uscite dai gruppi parlamentari e dei deputati uscenti e subentranti. Va sottolineato che la presenza è obbligatoria nei giorni di seduta e alle votazioni per appello nominale.

Fonte: Der Spiegel

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