Attivisti per il clima cercano di introdursi nella sede della CDU: tre arresti
Dopo una stagione particolarmente calda, le proteste degli attivisti per il clima, in Germania, sembravano essersi acquietate per qualche mese, in parte offuscata dalle manifestazioni relative alla situazione geopolitica internazionale. La mattinata di lunedì, tuttavia, ha reso piuttosto chiaro che un nuovo capitolo delle proteste per il clima nella capitale tedesca è già iniziato. Attivisti di Neue Generation – ovvero “Nuova Generazione” formazione che ha raccolto il testimone dell’articolazione tedesca di Ultima Generazione – hanno organizzato un evento di protesta alla Konrad-Adenauer-Haus, sede della CDU, che è l’attuale partito di maggioranza, nonché il partito del cancelliere Friedrich Merz. I partecipanti all’azione di protesta hanno cercato di presentarsi come investigatori privati per ottenere un colloquio con la Ministra dell’Economia Katharina Reiche.
La polizia di Berlino è intervenuta dopo che il gruppo aveva ostruito vari accessi all’edificio. Diciassette manifestanti sono stati allontanati dall’area. Tre persone sono state fermate.
Durante l’operazione, qualcuno ha danneggiato una scultura che si trovava negli spazi interni. Un cartello di protesta è comparso sulla parete esterna dello stabile. Il primo a riportare la notizia è stato il quotidiano locale B.Z.
Streaming in diretta e accuse di corruzione
Una porzione dell’intervento è stata documentata tramite la piattaforma Twitch. Le immagini mostrano un attivista che tenta di avere un incontro con Katharina Reiche. La motivazione addotta riguardava presunti fenomeni di corruzione.
La registrazione termina nel momento in cui il personale di accoglienza richiede i documenti identificativi ai presunti “investigatori”. Gli attivisti per il clima a Berlino hanno rivendicato l’operazione con comunicati in cui denunciano connessioni del partito cristiano democratici con lobbysti e gruppi di pressione economica, che è poi una delle accuse che più spesso vengono mosse alla CDU. Nel materiale divulgato compare l’espressione “strutture mafiose” riferita alla CDU.
Le forze dell’ordine hanno confermato l’apertura di procedimenti per violazione di proprietà privata e danneggiamento nei confronti delle tre persone fermate.
Attivisti pronti a incollarsi di nuovo all’asfalto? La polizia sequestra “preventivamente” un grande quantitativo di colla
Ventiquattro ore prima del blitz, si era verificato un episodio significativo. Domenica verso le dieci di sera, pattuglie di polizia hanno intercettato un gruppo in Händelallee. Stavano trasferendo attrezzature su un veicolo commerciale preso a noleggio.
Il materiale confiscato include quasi 650 contenitori di colla a presa rapida. In più, trentadue pacchi di colla per rivestimenti murali. Completavano il carico alcuni dispositivi di chiusura metallici e teli con scritte.
Nonostante le persone fermate non avessero commesso alcun reato, gli inquirenti hanno disposto il ritiro precauzionale degli oggetti. Attualmente si sta accertando se esista un nesso tra quanto rinvenuto domenica e l’azione della mattina successiva. Un altro filone di indagine riguarda l’eventuale partecipazione di alcune persone controllate in Händelallee all’irruzione presso il quartier generale democristiano.
In Germania, gli attivisti per il clima si sono guadagnati il soprannome di “Klimakleber”, che vuol dire “incollatori del clima”, per via delle modalità operative che caratterizzavano Ultima Generazione. I partecipanti si attaccavano alla superficie stradale, provocando interruzioni alla circolazione veicolare. Questa pratica aveva generato dibattiti accesi nell’opinione pubblica tedesca.
