Elezioni U18: i giovani tedeschi premiano Die Linke

In Germania, votano anche i minorenni. Il loro voto non vale al fine dell’elezione del Bundestag, ma, dal 1996, esistono le cosiddette elezioni U18, che funzionano come un esercizio di educazione civica, per stimolare i giovani tedeschi a interessarsi alla politica, a comprendere le differenze fra i partiti, a formare opinioni indipendenti e a valorizzare la partecipazione democratica. Quest’anno, le elezioni federali U18 in Germania si sono svolte dal 7 al 14 febbraio e hanno registrato una significativa partecipazione di giovani e bambini, con un totale di 166.443 votanti.
I risultati delle elezioni U18: Die Linke primo partito
I risultati, resi noti dal Consiglio federale della gioventù tedesco, evidenziano un distacco notevole rispetto alle scelte degli adulti. Se a votare fossero giovani e giovanissimi, infatti, il primo partito tedesco sarebbe Die Linke, che ha ottenuto il 20,8% dei consensi, quasi triplicando la sua percentuale rispetto alle elezioni del 2021.
SPD e CDU/CSU si sono posizionate rispettivamente al secondo e terzo posto, con lievi variazioni nei consensi rispetto alle precedenti elezioni. AfD ha registrato un incremento, raggiungendo il 15,5%, mentre i Verdi, precedentemente in testa tra gli under 18, hanno subito un calo significativo, scendendo al quinto posto con il 12,5% dei voti. Se questo fine settimana votassero solo i giovani, non entrerebbero in parlamento FDP e BSW, entrambi al 3,4%, e neppure il Partito per la Protezione degli Animali, che però arriverebbe a meritarsi una menzione a parte al di fuori del gruppo degli “Altri”, con il 3,8%.
Un progetto di partecipazione politica
Il progetto delle elezioni U18, coordinato dal Consiglio federale della gioventù tedesco, ha visto l’allestimento di circa 2.000 seggi elettorali, principalmente in scuole e centri giovanili, allo scopo di offrire ai giovani un’opportunità unica di sperimentare il processo elettorale in modo il più possibile realistico.
I giovani si preparano al voto esattamente come gli adulti (o, almeno, come dovrebbero fare gli adulti, almeno in teoria): ricevono informazioni e studiano i programmi dei diversi partiti, li approfondiscono e riflettono sulle implicazioni delle diverse politiche e le responsabilità civiche legate alla partecipazione democratica.
Gli studenti, quest’anno, hanno espresso interesse per un’ampia gamma di questioni politiche, tra cui politica estera, gestione dei conflitti, obiettivi climatici, economia, ambiente, diritti degli animali, inclusione dei diritti dei bambini nella Costituzione, politica migratoria, mobilità e istruzione.
Una minoranza di studenti ha espresso frustrazione per una coincidenza particolarmente sfavorevole: si tratta di tutti coloro che compiranno 18 anni fra febbraio e luglio e che, quindi, se le elezioni federali non fossero state anticipate, avrebbe potuto votare davvero per il Bundestag (e che, invece, ha dovuto limitarsi alla simulazione per under 18).