Hannover: pm indagato per corruzione. Avrebbe collaborato con una banda di spacciatori

Un grave caso di corruzione ha travolto la procura di Hannover. Un pubblico ministero di 39 anni è accusato di aver fornito informazioni riservate sulle indagini in corso a un’organizzazione criminale dedita al traffico di cocaina, in cambio di compensi mensili e bonus. Il pm indagato è attualmente in custodia cautelare.
Pm indagato: avrebbe informato i trafficanti delle indagini a loro carico
Secondo l’accusa, il magistrato era a conoscenza di indagini approfondite su un gruppo che importava ingenti quantità di cocaina dal Sudamerica alla Germania. Le accuse contro il pm riguardano, fra le altre cose, un blitz effettuato nel marzo 2021, in occasione del quale gli agenti non sarebbero riusciti ad arrestare 12 dei 31 sospettati. Anche sequestro di prove, stupefacenti e denaro fu limitato e non fu possibile catturare i vertici dell’organizzazione. Questo fallimento operativo, secondo l’accusa, sarebbe da attribuirsi proprio al fatto che l’indagato avrebbe informato in anticipo i membri della banda dell’operazione in corso.
Nome in codice “Cop”
Secondo gli inquirenti, l’uomo, che è in custodia cautelare da ottobre, avrebbe divulgato nel giugno del 2020 informazioni investigative riservate a diversi indagati in cambio di 5.000 euro mensili, con bonus aggiuntivi per servizi speciali. Un intermediario, anch’egli accusato, avrebbe facilitato questo accordo, fungendo da ponte tra il magistrato e l’organizzazione criminale. Nel complesso, il pubblico ministero è accusato di aver percepito, da parte dei trafficanti sui quali avrebbe dovuto indagare, circa 65.000 euro.
Al centro del caso, figura il presunto capo dei trafficanti. L’accusa sostiene che quest’ultimo abbia ricevuto, nella primavera del 2021, la notizia del il proprio mandato d’arresto e il fascicolo d’indagine a suo carico tramite un sistema di messaggistica criptata e che, per evitare l’arresto, abbia lasciato la Germania, rifugiandosi a Dubai. I servizi utilizzati per le comunicazioni sarebbero stati EnrcoChat e SkyECC, ma ci sarebbero stati anche incontri dal vivo. Il “nome in codice” del pm sui servizi di messaggistica criptata sarebbe stato “Cop”.
La Procura di Osnabrück ha presentato contro il procuratore ben 14 accuse per corruzione, violazione del segreto d’ufficio e intralcio alla giustizia.