Germania dice no ai dazi UE sulle auto elettriche cinesi
Il governo tedesco si appresta a votare contro l’imposizione di dazi punitivi dell’Unione Europea sulle auto elettriche cinesi.
Questa decisione arriva dal Cancelliere Olaf Scholz, che ha esercitato la sua autorità di emanare direttive in tal senso, ed è stata riportata da diverse agenzie che citano fonti interne alla coalizione di governo.
Dazi UE sulle auto elettriche cinesi: Olaf Scholz dice no
Il ministro dell’economia Robert Habeck e la ministra degli esteri Annalena Baerbock, entrambi del partito dei Verdi, si erano espressi contro il voto negativo. Al contrario, la posizione di Scholz è stata appoggiata dal leader liberale dell’FDP, Christian Lindner.
Già in una precedente votazione a Bruxelles, la Germania si era astenuta a causa di disaccordi interni alla coalizione e questo riflette le tensioni e le divergenze, all’interno del governo tedesco, riguardo alla politica commerciale con la Cina.
In questa circostanza, dopo che la decisione del Cancelliere è stata resa nota, Habeck ha annunciato che il suo ministero sosterrà tale scelta, pur ammettendo che avrebbe preferito intraprendere “una strada diversa” e cioè quella di un negoziato con la Cina allo scopo di tutelare gli interessi tedeschi e dell’UE.
Anche l’industria automobilistica tedesca appoggia la decisione di Scholz e si schiera contro una ipotetica “guerra dei dazi”, esprimendo preoccupazioni riguardo alla possibilità di un conflitto commerciale globale che potrebbe ripercuotersi anche sulla Germania, danneggiando tutti.
La Commissione Europea, d’altra parte, accusa la Cina di distorcere il mercato. Le auto elettriche cinesi, infatti, costano circa il 20% in meno rispetto ai modelli prodotti nell’Unione. L’autorità europea vuole quindi introdurre dazi aggiuntivi, che in alcuni casi potrebbero superare il 35%. La decisione, ora, spetta ai 27 Stati membri e l’approvazione richiede una maggioranza qualificata di almeno 15 Paesi, che insieme rappresentano il 65% della popolazione dell’UE. In base a quanto riferito dagli addetti ai lavori, il no della Germania ai dazi verrà bilanciato dal voto favorevole di Francia, Italia, Polonia e Grecia.