Famiglia e impegno reciproco anche senza matrimonio: in Germania arriva la comunità di responsabilità

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In Italia se ne è parlato assai poco: l’unica a indicare una lacuna nel nostro ordinamento, in materia di famiglia e responsabilità, è stata Michela Murgia, negli ultimi mesi della sua vita, spiegando il perché della scelta di sposarsi, pur considerando la comunità familiare in modo diverso rispetto a come viene definita nell’istituto del matrimonio. La riforma che dovrebbe entrare in vigore in Germania a partire dal 2025, per come è stata concepita dal Ministro della Giustizia Marco Buschmann (FDP) dovrebbe colmare proprio la lacuna individuata da Murgia, stabilendo un nuovo istituto giuridico che ratifica la scelta di due o più individui di regolare le reciproche responsabilità al di fuori dell’istituto del matrimonio e della relazione di coppia. Questo nuovo istituto giuridico dovrebbe chiamarsi “comunità di responsabilità”.

Come funzionerà la comunità di responsabilità

L’obiettivo, secondo quanto anticipato da Buschmann nella presentazione del progetto di legge, è quello di offrire sostegno a persone come genitori single e anziani che desiderino impegnarsi a prendersi cura l’uno dell’altro senza dover necessariamente contrarre matrimonio. La comunità di responsabilità mira proprio a garantire una tutela legale e un supporto formale alle configurazioni familiari non tradizionali.


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La comunità di responsabilità, che sarà certificata da un notaio, semplificherà diverse questioni, tra cui il diritto di ottenere informazioni dai medici riguardo ai membri della comunità stessa, in caso di emergenza. Tuttavia, il ministro ci ha tenuto a sottolineare che tale modello di convivenza non rappresenta un “matrimonio light”, in quanto non avrà alcun impatto sul rapporto tra genitori e figli, né comporterà agevolazioni fiscali, conseguenze successorie o l’obbligo di corrispondere gli alimenti in caso di abbandono della comunità stessa. Chi lo desidera, comunque, potrà regolare la suddivisione del patrimonio dopo lo scioglimento di una comunità di responsabilità.

Inoltre, il nuovo istituto potrà essere composto non solo da coppie di individui, ma da gruppi fino a sei persone. Questi due aspetti marcano le distinzioni principali tra la comunità di responsabilità e le unioni civili o matrimoniali già esistenti, che invece comportano impegni più significativi in materia di successione, fisco, cura della prole e, naturalmente, numero dei “contraenti”.

La preoccupazione del portavoce dell’Unione: rischio di legittimare la poligamia

La nuova proposta di legge ha attirato alcune critiche, in particolare dalle file della CDU/CSU. Il portavoce Günter Krings che l’ha definita superflua e ha espresso la preoccupazione che possa, in modo indiretto, legittimare forme di poligamia e per il fatto che “nessuno possa controllare i legami che si stabiliscono fra i contraenti”. D’altro canto, i partiti della coalizione di governo (SPD, Verdi ed FDP) avevano già inserito il progetto nel loro accordo di coalizione del 2021, indicando, fra i compiti dell’esecutivo, la necessità di adattare le strutture legali alle realtà sociali in evoluzione e le formazioni che intendono assumersi responsabilità reciproche a lungo termine senza contrarre matrimonio.

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