Crisi alloggi, Scholz: “Costruire su aree verdi”. Verdi: “Basta costruire! Sfruttate bene l’edilizia esistente”

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proteste Il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Ministry of the Presidency. Government of Spain, via Wikimedia Commons

Nuovi quartieri su aree verdi, per contrastare la crisi degli alloggi che affligge la Germania. Questo è il proposito del cancelliere Olaf Scholz, che ha parlato di “20 nuovi quartieri, nelle grandi città”, ma i Verdi non ci stanno e chiedono al cancelliere di impegnarsi a sfruttare piuttosto gli edifici già esistenti e non pienamente utilizzati.

Scholz: “20 nuovi quartieri su aree verdi”. Piovono critiche: “va sfruttata l’edilizia esistente”

La strada giusta, per i Verdi, dovrebbe essere quella di convertire gli spazi esistenti e utilizzare quelli vuoti, per una soluzione più economica e sostenibile, ma anche logica. Perché costruire ancora, ci si chiede, prima di aver pienamente sfruttato l’edilizia già disponibile?

“Aggiungendo piani, convertendo soffitte, riempiendo vuoti e utilizzando spazi liberi, possiamo creare fino a quattro milioni di nuovi appartamenti” ha dichiarato l’esperto dei Verdi Kassem Taher Saleh al quotidiano Tagesspiegel. “Questo è più conveniente e più rispettoso del clima, rispetto alla richiesta di Scholz di costruire solo su aree verdi, come avveniva negli anni ’70” ha ribadito.

A questo proposito il gruppo parlamentare dei Verdi ha stilato un documento di intenti che parla di una “svolta edilizia”, imperniata sull’utilizzo e riutilizzo più efficiente delle strutture esistenti. A questo scopo, i Verdi pensano anche di modificare l’Ordinanza sull’utilizzo degli edifici, per rendere più facile la conversione in appartamenti di uffici o spazi commerciali.


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Sullo sfondo, anche il crollo dell’attività edilizia

Sullo sfondo di questo dibattito c’è non soltanto la crisi degli alloggi, che a Berlino si percepisce fortemente, ma anche il crollo dell’attività edilizia. Secondo l’Ufficio federale di statistica, fino a settembre in Germania sono state approvate meno di 200.000 nuove abitazioni. A settembre ne sono state approvate solo 19.300, con un calo del 29,7%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le società immobiliari attribuiscono questo calo all’aumento dei tassi di interesse, ma Olaf Scholz sembra convinto che il problema sia anche la mancanza di terreni edificabili. Di qui, la volontà di guadagnare nuovi spazi edificabili.

Non sono solo i Verdi, tuttavia, ad attaccare l'”opzione Scholz”. Anche la Camera federale degli architetti critica l’idea di nuovi grandi complessi residenziali, a causa della necessità di evitare un’elevata impermeabilizzazione del suolo e la produzione di preoccupanti emissioni di carbonio. La presidente Andrea Gebhard propone invece un registro che identifichi le aree inutilizzate e riutilizzabili, nei centri urbani, e che le aree commerciali già sviluppate vengano trasformate in quartieri residenziali misti.

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