A rischio crollo molti edifici scolastici di Berlino. Le proteste dei genitori
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Decine di edifici berlinesi potrebbero essere a rischio di crollo, la maggior parte di questi sono scuole e asili. Il problema è partito dal quartiere di Steglitz-Zehlendorf, dove, nella giornata di lunedì scorso, tre “aule mobili” di una scuola elementare – costruite dalla società in fallimento Kesting – sono state chiuse perché reputate pericolanti.
E’ così che gli edifici scolastici di tutti i quartieri di Berlino sono stati messi sotto esame dall’ufficio addetto alle questioni edili. In alcuni siti la verifica non si è ancora conclusa. Ciò non toglie che tutti i distretti dovranno rivedere i loro edifici.
Nonostante il distretto di Steglitz-Zehlendorf sia tra i più ricchi della città, le condizioni delle scuole sono pessime e questo ha portato Birgitt Unteutsch, Presidente del Comitato dei Genitori del distretto citato, a chiedere un aumento e stabilizzazione dei fondi necessari al rimodernamento della scuola.
![Fichte-Gammelfenster](https://ilmitte.com/wp-content/uploads/2015/04/Fichte-Gammelfenster-630x473.jpg)
Da una prima stima sembra che, nel quartiere “incriminato”, siano necessari almeno 400 milioni di euro per adempiere ai danni. Di contro, l’ancora più borghese quartiere di Charlottenburg-Wilmersdorf, conta un arretrato di soli 50 milioni di euro.
Nel quartiere di Neukölln è stato controllato il maggior numero di edifici sospettosi – in tutto il distretto si trova trentadue aule mobili – e sembra che, nonostante probabilmente i controlli non siano ancora terminati, non ci siano grossi problemi.
Nel frattempo, a causa del forte stress dei genitori, sono state organizzate anche manifestazioni, come quella che si è svolta mercoledì scorso e organizzata dai genitori e dagli insegnanti della Kreuzberger Hunsrück-Grundschule, che hanno protestato contro l’ingente aumento delle iscrizioni di studenti alla scuola.
“Questo è controproducente, i nostri bambini hanno bisogno di spazio” dichiarano i portavoce, che sostengono si stiano rovinando le basi del concetto educativo.
“Non vogliamo che i nostri figli siano stipati all’interno delle aule per ragioni economiche.”
Gli edifici sono “sospetti”, non “sospettosi”.
Gli edifici sono “sospetti”, non “sospettosi”.