Un pensionato scopre il tunnel usato dalle spie nella Guerra Fredda
Werner Sobolewski stava passeggiando nella Kirchenforst di Pasewalk per raccogliere legna da ardere, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore a circa 140 chilometri a nord di Berlino. Così, il 62enne ex dipendente civile dell’esercito e oggi al servizio delle Forze Armate, ha riconosciuto i profili di ferro arrugginito di una reliquia che ha fatto la storia delle Guerra Fredda.
Stiamo parlando del tunnel di spionaggio più famoso di tutta la Germania divisa: “È stata una scoperta incredibile”, ha dichiarato Sobolewski, che si è subito messo a studiarne la storia in Internet e ad informare gli esperti dell’Alliierten-Museums Berlin, il Museo degli Alleati.
Costruito dagli Alleati, il tunnel veniva utilizzato segretamente dai servizi segreti americani e britannici per intercettare le chiamate telefoniche e i telex tra il quartier generale delle forze armate sovietiche e Mosca. Con il nome in codice “Operazione Oro”, il tunnel fu scavato a due metri di profondità nel settore americano, fino a raggiungere Berlino-Est. I lavori iniziarono nell’agosto del 1954 e si conclusero nel mese di febbraio del 1955, periodo durante il quale i soldati realizzarono cinque segmenti di tunnel di 50 centimetri di larghezza, poi ampliati dall’interno.
Sotto la Schönefelder Chaussee, gli agenti della CIA installarono un intercettatore, che registrò circa 1.200 ore di conversazione e 300 metri di telex stampati. Ma non fu tutto così facile e segreto come si credeva ad Ovest: a meno di un anno dall’inizio dell’operazione, infatti, la spia dei servizi segreti britannici George Blake, che a breve verrà celebrato a Mosca come eroe nazionale, riferì del progetto ai Soviet del KGB, che decisero di non ostacolare l’operazione, ma anzi di sfruttarla a loro favore per veicolare false informazioni.
“Con questa scoperta, ora siamo in grado di raccontare tutta la storia della galleria”, dichiara Gundula Bavendamm, direttrice dell’Alliierten-Museums Berlin, che finora ha solo dodici metri di tunnel. Con i due nuovi segmenti scoperti, 500 chili di tubi per 4,23 metri di lunghezza ciascuno, il museo arriverà ad avere un totale di 20 metri dell’ex tunnel di spionaggio lungo 450 metri. Secondo l’esperto Bernd von Kostka, i segmenti sono solo leggermente arrugginiti, le loro condizioni sono relativamente buone e potrebbero essere ripristinati all’originale.
Forse son lento io, ma non ho capito come un tunnel scavato sotto Berlino sia finito a “a circa 140 chilometri a nord di Berlino”