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Germania: estendere l’indennità parentale a 16 mesi. La proposta dell’Unione

In Germania si continua a discutere di welfare e, in particolare, di supporto alla famiglia. Sul tema degli assegni familiari e del supporto ai neo-genitori c’è grosso modo identità di vedute anche fra maggioranza e opposizione: a essere discussi sono i termini di tale supporto. La CDU/CSU, per esempio, ha proposto di estendere l’indennità parentale per incentivare i padri a prendere più congedi parentali, favorendo così una loro maggiore partecipazione all’accudimento dei figli nei primi mesi di vita e incoraggiando una distribuzione più equa delle responsabilità genitoriali.

Indennità parentale estesa, se entrambi i genitori usufruiscono del congedo

La proposta della CDU e della CSU prevede l’estensione del periodo di indennità parentale di altri due mesi, portandolo a un totale di 16 mesi, qualora entrambi i genitori decidano di usufruire del congedo parentale.


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Tanto il capogruppo della CSU Alexander Dobrindt quanto Mario Czaja (CDU) si sono espressi a favore di un maggior sostegno alle famiglie tedesche. Czaja ha parlato di “rafforzare una Germania a misura di famiglia” e ha aggiunto che, prolungando i mesi di convivenza dei genitori con i neonati, l’Unione intende “tracciare un percorso importante per una maggiore attenzione alle famiglie”.

Più evidente la contrapposizione con il governo nelle parole della vice-capogruppo della CDU Silvia Breher, la quale ha dichiarato alla Berliner Zeitung che: “Invece di tagliare i fondi, dobbiamo garantire ancora di più il rispetto della famiglia in tempi come questi”. Il riferimento è alla recente decisione della Ministra federale per la Famiglia Lisa Paus (Verdi), che ha introdotto un tetto massimo per gli assegni parentali a partire da un reddito annuo imponibile di 150.000 euro, in linea con gli obiettivi di risparmio del Ministero delle Finanze per il bilancio 2024.

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