Linnemann non vuole ministeri nel nuovo governo: schiaffo a Merz?
Carsten Linnemann, segretario generale della CDU, ha reso noto che non assumerà alcun incarico ministeriale nel prossimo governo federale, una mossa che ha sorpreso gli osservatori politici e suona come uno smacco, per il futuro cancelliere Friedrich Merz.
Il rifiuto di Linnemann di partecipare all’esecutivo con un suo ministero, infatti, è stato interpretato da diversi analisti politici come un segno di malcontento, se non addirittura di sfiducia, verso il nuovo esecutivo nero-rosso.
Carsten Linnemann non avrà ministeri nel governo Merz
Linnemann ha esplicitamente dichiarato di voler perseverare nel suo ruolo di guida all’interno della CDU, sottolineando il suo impegno nel servire il partito. Non assumerà però la direzione di alcun ministero e su questo la stampa tedesca si sta divertendo a speculare. C’è chi ad esempio ritiene che il segretario generale cristiano-democratico volesse il ministero del lavoro e degli affari sociali, finito in mani socialdemocratiche.
Pare che invece Merz lo volesse destinato all’economia, un ruolo che sarebbe sembrato molto stretto a Linnemann, vista la scarsa disponibilità di risorse mobilitate, specie se paragonate a quelle rese disponibili per il ministero del lavoro. Questo avrebbe portato il segretario generale della CDU a rinunciare all’incarico per non subire danni a livello di credibilità personale.
Linnemann è infatti piuttosto “popolare” all’interno della CDU. Il 47enne nato a Paderborn (Nordreno-Vestfalia) gode infatti di un buon consenso presso la base degli elettori e riesce inoltre ad aggregare e quindi unire diverse correnti presenti all’interno della compagine cristiano-democratuca. Anche per questo, la sua rinuncia a un incarico ministeriale che Merz avrebbe potuto promuovere sulla base di queste premesse, mette il cancelliere in pectore in una posizione scomoda. Specie in vista dell’avvio del governo, previsto per il 6 maggio.
