Accordo fra CDU ed SPD: l’opposizione critica il programma

L’accordo esplorativo tra CDU/CSU ed SPD per la formazione del nuovo governo tedesco ha suscitato reazioni contrastanti tra i partiti dell’opposizione. Pur da prospettive diverse, i partiti rimasti fuori dalla coalizione (o dal parlamento) concordano nel definire insufficiente e deludente il programma della possibile coalizione nero-rossa. I Verdi, AfD, Die Linke e l’FDP hanno espresso critiche su diversi aspetti del programma.
I Verdi: in dubbio il voto sui fondi speciali
I co-leader dei Verdi, Franziska Brantner e Felix Banaszak, hanno definito l’alleanza una “piccola coalizione”, attaccando la risicata maggioranza raggiunta dall’Unione con l’SPD (che invece tradizionalmente si definiscono “Grande Coalizione”) accusando i due partiti di non affrontare i problemi strutturali del Paese. In particolare i Verdi arrivano a mettere in dubbio l’accordo sul pacchetto di misura da un miliardo di euro, con relativo indebitamento, previsto da CDU/CSU ed SPD e che dovrà ancora essere votato dal “vecchio” Bundestag. “Siamo più lontani da un accordo oggi di quanto non lo siamo stati negli ultimi giorni”, ha dichiarato Banaszak.
Il leader dell’Unione Friedrich Merz ha annunciato la volontà di venire incontro alle richieste dei Verdi riguardo al pacchetto finanziario, promettendo “colloqui intensi” nella settimana successiva. I Verdi chiedono, tra l’altro, il rafforzamento dei servizi di intelligence nell’ambito della difesa.
AfD critica l’accordo: “porta la firma dell’SPD”
AfD ha accusato Merz di aver infranto le promesse elettorali, definendo il risultato “miserabile”. I capigruppo Alice Weidel e Tino Chrupalla hanno criticato i piani di politica sociale ed economica, affermando che “portano in tutto e per tutto la firma della SPD” ovvero il partito che ha “perso le elezioni”. Particolari critiche sono state rivolte dall’ultradestra alle posizioni della coalizione in materia di politica migratoria: AfD accusa l’Unione di aver infranto le promesse elettorali e di aver proposto politiche fiacche e piene di scappatoie, rispetto al giro di vite al quale le destre identitarie di tutta Europa sembrano tendere.
Die Linke critica la poca attenzione al sociale
Anche la fascia sinistra dell’opposizione è scettica. Die Linke, invece, critica lo stesso documento per motivi opposti, sostenendo che vada contro gli interessi della maggioranza dei cittadini. I capigruppo Heidi Reichinnek e Sören Pellmann hanno criticato duramente la mancanza di attenzione a temi fondamentali come la casa, la salute e l’accessibilità dei beni primari, ignorati, sostengono a scapito di una priorità data agli armamenti e alla difesa.
FDP fuori dall’opposizione, ma esprime delusione sull’accordo
L’FDP, che non è riuscita a rientrare in Parlamento, ha definito gli accordi inadeguati. Il capogruppo Christian Dürr ha dichiarato che cittadini e imprese che speravano in un vero sollievo e in riforme sono stati “gravemente delusi”. Ha criticato il mantenimento della burocrazia attraverso la legislazione sulla catena di approvvigionamento e la “politica climatica ideologizzata”, definendola l’opposto della svolta economica necessaria al Paese.
Le critiche si sono concentrate su diversi aspetti dell’accordo esplorativo. I Verdi hanno espresso preoccupazione per l’utilizzo dei fondi, mentre AfD ha accusato Merz di cedere alle richieste della SPD. Die Linke ha sottolineato la mancanza di attenzione a questioni sociali cruciali, e l’FDP ha criticato l’approccio alla politica economica e climatica.