Che ne sarà del reddito di cittadinanza in Germania dopo le elezioni?
Che ne sarà del Reddito di Cittadinanza in Germania, una volta che il nuovo governo sarà emerso dalle prossime consultazioni elettorali? A volere questa misura è stata soprattutto l’SPD e, non a caso, sono i socialdemocratici che ora si preoccupano di metterla al sicuro anche per la prossima legislatura. Il capogruppo parlamentare dell’SPD Rolf Mützenich si è detto aperto a valutare possibili modifiche al sistema del RdC, nel caso in cui il partito dovesse far parte della nuova coalizione di governo dopo le elezioni del febbraio 2025.
Rivedere il reddito di cittadinanza in Germania per evitare gli abusi: Mützenich apre a modifiche
In un’intervista a Redaktionsnetzwerk Deutschland, Mützenich ha evidenziato alcune criticità dell’attuale sistema, il fatto che alcuni beneficiari ne restino dipendenti troppo a lungo o ne abusino. Secondo Mützenich, queste problematiche richiedono un’attenta analisi per assicurare che il reddito di cittadinanza sia destinato principalmente a coloro che hanno un reale bisogno di sostegno e a intervenire con decisione laddove si verifichino abusi a danno del sistema. In un eventuale nuovo esecutivo, l’SPD sarebbe quindi disposta a introdurre strumenti correttivi per migliorare l’efficacia e l’equità del sistema.
Tassare i redditi più alti per ridurre gli squilibri sociali
Mützenich ha anche sottolineato come l’ingiustizia sociale nel Paese sia aggravata dal crescente divario tra ricchi e poveri. In questo contesto, ha ipotizzato un aumento dell’imposta sul reddito per l’1% più ricco dei contribuenti, una misura che potrebbe portare nelle casse dello Stato una cifra significativa, contribuendo a ridurre le disuguaglianze economiche. Quest’anno, il governo federale ha stanziato 43 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza, una somma che rappresenta quasi il 10% dell’intero bilancio statale. L’importo standard attuale per un adulto single è di 563 euro. Il dibattito sui costi e sull’efficacia del reddito di cittadinanza accompagna la misura fin dalla sua introduzione, avvenuta all’inizio del 2023, e ha visto scontrarsi ripetutamente anche i partiti dell’ex coalizione di governo.
Nel suo programma elettorale, l’FDP ha chiesto tagli significativi al reddito di cittadinanza e anche il leader della CSU Markus Söder lo considera un nodo fondamentale in vista di possibili trattative di coalizione con la SPD dopo le elezioni. Mützenich non ha escluso categoricamente la possibilità di una futura collaborazione con l’FDP, nonostante abbia ammesso che avrebbe delle difficoltà a lavorare con il leader Christian Lindner. Mützenich si è detto profondamente turbato dai piani dell’FDP di far saltare la coalizione, che sono emersi subito dopo la crisi di governo, definendoli la peggiore violazione di fiducia mai sperimentata nella sua carriera politica.
Particolarmente grave, secondo Mützenich, è stato il cosiddetto documento “D-Day”, redatto all’interno dell’FDP come guida per un’uscita dalla coalizione e che il capogruppo socialdemocratico ha definito irresponsabile e pericoloso, nonché un rischio per la stabilità politica della Germania.