Klette ha salvato Garweg ingannando la polizia? Nuove rivelazioni sulla terrorista RAF

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Gli agenti della polizia federale scortano Daniela Klette verso un elicottero dopo l'udienza orale presso la Corte Suprema Federale (BGH) a Karlsruhe, in Germania, il 7 marzo 2024. Photo credits: EPA-EFE/RONALD WITTEK

L’arresto di Daniela Klette, ex terrorista della Rote Armee Fraktion (RAF), era sembrato, in un primo momento, l’inizio di un’azione destinata a porre fine alla latitanza di tutti i superstiti del gruppo, ma non è stato così. Diversi media tedeschi, fra i quali n-tv e il settimanale Der Spiegel, ipotizzano ora che Klette possa essere riuscita ad avvertire in tempo Burkhard Garweg, ingannando gli agenti di polizia che l’avevano sorpresa nel suo appartamento. L’ex terrorista sarebbe riuscita a eludere la sorveglianza delle forze dell’ordine con il trucco più vecchio del mondo: chiedendo di andare in bagno.

Da lì, mentre gli agenti attendevano davanti alla porta d’ingresso aperta, avrebbe inviato un sms a Garweg comunicando di essere stata scoperta e attivando, si presume, un piano di fuga già definito da molto tempo, per poi buttare la scheda sim nel water. Der Spiegel parla di un messaggio lapidario: “Mi hanno presa”, per quanto altri giornali, come il Berliner Morgenpost, sottolineino che non sin conosce la formulazione esatta del presunto sms.


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Il telefono di Garweg è inattivo dal giorno dell’arresto di Daniela Klette

Ad avvalorare l’ipotesi c’è il fatto che, a partire dall’arresto della donna, avvenuto il 26 febbraio, il telefono di Garweg non risulta più essere stato utilizzato e dell’uomo non ci sono tracce. Di lui si sa che ha utilizzato diversi pseudonimi, la maggior parte dei quali includevano il nome “Martin”. La roulotte, nella quale si ritiene che l’uomo vivesse, è stata trovata vuota.

Gli investigatori, analizzando il caso, hanno dedotto che Daniela Klette, Burkhard Garweg e il terzo latitante, Ernst-Volker Staub, avevano probabilmente elaborato un piano di emergenza ben strutturato per il caso in cui le loro identità contraffatte fossero venute alla luce. Il trio è stato accusato di una serie di rapine a mano armata in connessione con le attività della RAF. Inoltre, la Klette è chiamata a rispondere di accuse particolarmente gravi, tra cui due capi d’accusa per tentato omicidio e per aver organizzato e portato a termine attentati dinamitardi.

Manifestazioni di solidarietà con la RAF

L’arresto di Daniela Klette ha scatenato una serie di manifestazioni di solidarietà da parte degli ambienti della sinistra extraparlamentare, in particolare nel quartiere Kreuzberg di Berlino. In questo quartiere, la donna aveva vissuto sotto una falsa identità per anni. La solidarietà nei suoi confronti si è concretizzata in una manifestazione annunciata per il 17 marzo davanti al carcere femminile di Vechta, dove si presume che la Klette sia attualmente detenuta. Gli organizzatori si aspettano la partecipazione di circa 100 persone.

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