Sondaggio: nonostante i blocchi stradali, i tedeschi sostengono gli agricoltori

blocchi stradali
Uno dei cortei di trattori a Berlino Foto: H-stt, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Il malcontento degli agricoltori continua a serpeggiare a Berlino e nel resto della Germania. Nella capitale, dalla scorsa settimana, gli agricoltori hanno iniziato una serie di proteste attraverso blocchi stradali con l’intento di contrastare i piani di austerità del governo federale. Queste manifestazioni di dissenso hanno già portato l’esecutivo a fare marcia indietro su alcuni dei tagli previsti per il settore agricolo, mentre il regime agevolato dell’imposta sui veicoli a motore verrà mantenuto per il momento. La settimana di mobilitazione degli agricoltori prevede una grande manifestazione finale nella capitale tedesca il 15 gennaio.

I due sondaggi: i blocchi stradali non fanno infuriare i cittadini, purché non ci siano azioni violente o infiltrazioni di estrema destra

Di particolare interesse, in questo contesto, appaiono due sondaggi, che evidenziano conclusioni simili, condotti rispettivamente dal quotidiano Berliner Zeitung e da INSA, sulle reazioni della popolazione ai blocchi stradali che hanno praticamente stritolato il Brandeburgo e parte della città di Berlino. Chi si aspettava la stessa veemenza espressa dall’opinione pubblica nei confronti dei blocchi stradali degli ambientalisti, avrà di che sorprendersi. Secondo il sondaggio condotto online dalla Berliner Zeitung, infatti il 65% dei lettori ritiene che le proteste siano giustificate e dichiara di essere dalla parte degli agricoltori, nonostante il 28% abbia notato limitazioni alla propria vita quotidiana, come diretta conseguenza dei blocchi.

Le uniche condizioni poste alla solidarietà da parte dell’opinione pubblica verso i manifestanti sembrano riguardare l’interruzione dei servizi di emergenza, l’uso di qualsiasi forma di violenza e l’infiltrazione di elementi dell’estrema destra nelle manifestazioni. Per il resto, la maggioranza degli intervistati guarda con favore alle proteste, anche perché condivide con gli agricoltori l’insoddisfazione per l’operato del governo. Curiosamente, questa stessa insoddisfazione era stata espressa anche durante i blocchi stradali dei movimenti per il clima, senza però generare lo stesso senso di solidarietà presso l’opinione pubblica.


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La maggioranza è frustrata e insoddisfatta del governo

L’indagine del popolare quotidiano ha rivelato che ben il 77% degli intervistati è insoddisfatto dell’operato del governo in carica, in modo generale e a proposito di “tutto”. Il governo, in generale, è percepito come non vicino ai problemi concreti della società e della gente comune e poco incline a occuparsene, distante dalla realtà quotidiana della popolazione e sordo alle istanze provenienti dal basso. Contribuirebbe a questa percezione di insofferenza anche la comunicazione confusa e contraddittoria dell’esecutivo, che, sempre secondo gli intervistati, oscilla tra ambiguità e mancanza di chiarezza sulle decisioni prese.

Le proteste del settore agricolo sembrano quindi aver intercettato e catalizzato un malcontento più ampio nei confronti delle politiche portate avanti dal governo Scholz. Il governo si trova ora di fronte alla necessità impellente di aprire un canale di dialogo costruttivo con i manifestanti, pur mantenendo la rotta presa alla fine del 2023 per far quadrare un bilancio fortemente compromesso dall’impossibilità di riconvertire i prestiti del periodo della pandemia verso altri fini.

Il sondaggio della Berliner Zeitung è disponibile qui.

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