Disoccupazione a Berlino e nel Brandeburgo: stabile nonostante moltissimi posti vacanti

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Foto: Lupus in Saxonia, Public domain, via Wikimedia Commons

Come si presenta il panorama occupazionale nella capitale tedesca, all’inizio di questo 2024? La situazione, alla fine di dicembre, è rimasta relativamente stabile in termini di numero di disoccupati, che si sono aggirati intorno ai 190.818, rispecchiando i dati del mese precedente. Il tasso di disoccupazione a Berlino tedesca è pressoché identico a quello di novembre e presenta un aumento di appena 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In generale, il tasso di disoccupazione di Berlino, che si attesta sul 9.2%, continua a superare la media nazionale, che resta invece stabilmente al 5,7%.

La disoccupazione a Berlino non cala, ma ci sono quasi 20.000 posti vacanti

Il mercato del lavoro berlinese, pur dovendo affrontare la sfida di un tasso di disoccupazione più elevato, mostra anche segni di vitalità e crescita. Lo dimostra l’aumento del numero di lavoratori soggetti a contributi sociali all’interno della città, salito a circa 1,69 milioni a ottobre. Quello che salta all’occhio è il ristagnare del numero dei disoccupati, a fronte di una domanda di lavoro che rimane forte. In città, infatti, si sono registrati oltre 19.700 posti di lavoro vacanti nell’ultimo mese dell’anno. Questa elevata richiesta di manodopera, specialmente di lavoratori qualificati, ovviamente, non è una novità: in moltissimi settori, le aziende lamentano la difficoltà di trovare candidati adatti alle mansioni richieste.


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La situazione nel Brandeburgo

Se si guarda alla vicina regione del Brandeburgo, la situazione occupazionale presenta un quadro simile. Il tasso di disoccupazione nella regione si è attestato al 6% alla fine dell’anno e, sebbene sia inferiore a quello di Berlino, presenta comunque una serie di sfide.

Nel Brandeburgo sembra esserci una certa riluttanza da parte delle imprese ad assumere nuovo personale. Ciò si riflette nella diminuzione del numero di lavoratori dipendenti regolarmente assunti nella regione. Nell’ottobre 2023 si è registrato un calo dello 0,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questa flessione dell’occupazione potrebbe essere indicativa di vari fattori, tra cui i cambiamenti economici, i cambiamenti nella domanda di specifici settori o le politiche sociali ed economiche più ampie che interessano la regione. Anche qui, infatti, ci sono ben 44.000 posti di lavoro vacanti.

I dati, che sono stati resi pubblici dalla direzione regionale competente dell’Agenzia federale per il lavoro, rivelano una situazione complessa, nella quale non è sufficiente la presenza di offerte di lavoro disponibili per garantire il calo della disoccupazione. Piuttosto, emerge la necessità di una mediazione fra lavoratori – o aspiranti tali – e aziende, nonché un indirizzamento delle competenze verso i settori che maggiormente le richiedono, per permettere un incontro proficuo di domanda e offerta.

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